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Il Piccolo – 241007 – L’Arena di Pola rischia il crollo

POLA Causa la pluriennale noncuranza ,la trascuratezza e il pessimo stato di
conservazione esiste il pericolo che in tempi brevi comincino a staccarsi
alcuni pezzi dall'Arena, per la precisione i massi in pietra del cornicione
del velario. L'allarme viene lanciato dal vice sindaco italiano Fabrizio
Radin le cui dichiarazioni stampa delle ultime ore provocheranno sicuramente
grossi scossoni negli ambienti culturali e anche politici della città.
Secondo Radin l'anfiteatro romano verserebbe in condizioni pietose causa la
scarsa cura che le viene prestata dal Museo archeologico istriano che
gestisce il monumento sin dal 1961.
«Ritengo opportuno rivolgermi alla stampa – ha detto – dopo le recenti
dichiarazioni della direttrice del Museo Kristina Dzin secondo cui i
proventi dalla vendita dei biglietti ai visitatori ( al prezzo di circa 2
euro), non sarebbero sufficienti a coprire le spese per la sua manutenzione
e cura costante». «Ebbene – prosegue Radin – dalla relazione finanziaria
presentata dalla direzione museale dopo tre solleciti della città che è il
proprietario legittimo dell'Arena, risulta che nel 2006 a titolo di
biglietti venduti sono stati introitati sui 930.000 mila euro. Nel contempo
a titolo di interventi di manutenzione e risanamento della struttura sono
stati impiegati solo 68.000 euro. Per cui mi chiedo: che fine hanno fatto
gli altri soldi?»
Radin precisa che questa situazione si ripete da 10 anni a questa parte,
cioè da quando il turismo ha ripreso quota con evidente ritorno finanziario,
dopo gli anni grigi della guerra. «Tengo inoltre a precisare – continua –
che secondo la decisione cittadina del 1984 tutt'ora vigente, il Museo
archeologico ha l'obbligo di impiegare l'intero ricavato dalla vendita dei
biglietti nelle spese di manutenzione e conservazione del monumento e non
per altri scopi. Siamo arrivati alla penosa e tutt'altro edificante
situazione – precisa Radin – in cui malgrado questo rilevante flusso di
denaro, in Arena non esiste un impianto igienico-sanitario. In occasione dei
grandi spettacoli e concerti il Museo tenta di rimediare alla situazione,
collocando due box Wc. Che figuraccia!».
Per Radin la trascuratezza dell'Arena comporta anche un altro pericolo oltre
a quello puramente strutturale. Ossia che il ministero croato della Cultura
vista la negligenza degli enti locali, decida di avviare il processo di
espropriazione del monumento intavolandosi come proprietario. E ciò in base
a una vecchia legge del 1945 secondo cui tutti i reperti archeologici sono
di proprietà della Repubblica di Croazia. Da Zagabria si ha sentore che
qualche passo in questo senso sia già stato compiuto. Secondo Radin però sul
piano giuridico l'Arena è proprietà della Città di Pola con delibera del
competente tribunale.
p. r.

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