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Il Piccolo – 200507 – Albona: nuova stagione di italianità

ALBONA Nonostante le avversità storiche, in primo luogo la soppressione del
bilinguismo e della scuola italiana ad opera del regime di Tito negli anni
'50, la Comunità degli Italiani di Albona sta ottenendo risultati pregevoli
e apprezzabili nel difesa e valorizzazione dell'italianità sul territorio.
Ma non solo: la Comunità italiana è diventata un interlocutore di primo
piano dell'amministrazione cittadina di Albona tanto che in tempi recenti in
cittavecchia sono riapparse le tabelle toponomastiche bilingui. Agli inizi
di aprile, inoltre, lo stesso ambasciatore italiano a Zagabria Alessandro
Graficini si era recato ad Albona esprimendo ammirazione per la grande
volontà con cui i connazionali dell'ex centro minerario hanno saputo
mantenere viva la lingua e la cultura italiana avviando un rapporto di
felice convivenza con la componente croata.
Come riconoscimento per quanto sta facendo, alla Comunità degli italiani di
Albona nel 60.esimo anniversario della sua costituzione (la cultura e la
lingua italiana da queste parti hanno però radici plurisecolari, ndr) è
stata affidata l'organizzazione della presentazione del 36.esimo volume
della collana «Atti» del Centro di ricerche storiche di Rovigno, l'istituzione
più prestigiosa dell'Unione Italiana. Questo anche il senso del discorso
pronunciato dal vicedirettore del Centro e redattore del volume Marino
Budicin. La pubblicazione è stata quindi introdotta in maniera esaustiva
dalla professoressa Donata Degrassi, docente di storia medievale presso l'Università
degli studi di Trieste che si è soffermata in particolare sui tre saggi che
riportano alla luce curiosità e vicende storiche ambientate proprio ad
Albona.
Come ad esempio quello di Jasenka Gudelj sugli edifici della nobile famiglia
Scampicchio le cui generazioni per secoli sono state il maggiore riferimento
in città. Poi, la ricerca di Robert Matijasic su tre iscrizioni inedite da
Alvona (Albona). Ha quindi ricordato i saggi sulle tradizioni musicali,
liturgiche, linguistiche, glottologiche, la ricerca sulla situazione
sanitaria in Istria agli inizi dell'Ottocento e altri ancora. Donata
Degrassi ha apprezzato l'opera dei collaboratori del volume. «Si vede che
hanno alle spalle – ha detto – una formazione e una preparazione molto
valida e solida».
Moderatrice della serata, che ha avuto un discreto pubblico, è stata la
presidente della Comunità albonese Daniela Mohorovic. L'Unione Italiana era
rappresentata dalla vice presidente dell'Assemblea Agnese Superina e tra gli
ospiti in prima fila c'erano Luciano Lago e Alessandro Rossit,
rispettivamente presidente e direttore amministrativo dell'Università
Popolare di Trieste che ha contribuito alla pubblicazione del volume.
p.r.

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