Si inaugurerà in giugno il centro di documentazione storico-culturale sulla tragedia delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. La struttura, adiacente al Sacrario di Basovizza, consentirà di illustrare ai visitatori, attraverso documenti, libri, pannelli, video, fotografie e internet, le vicende che hanno insanguinato Trieste durante e dopo la Seconda Guera Mondiale. Lo ha reso noto Paolo Sardos Albertini, ieri durante la cerimonia commemorativa dei martiri delle Foibe tenutasi al Sacrario di Basovizza, organizzata dal comitato per i martiri delle Foibe, presieduto da Albertini, in collaborazione con il Comune e la Provincia.
Un appuntamento che si è svolto nel 62esimo anniversario dell’eccidio consumato nel ’45, e che quest’anno ha avuto luogo, per la prima volta, nel nuovo monumento nazionale della Foiba di Basovizza, sorto all’inizio del 2007, dopo due anni di lavori e un investimento di 805 mila euro. E il
centro di documentazione che verrà aperto tra un mese sarà l’ultimo tassello di questo nuovo percorso della memoria. «Uno strumento importante per rimuovere l’oblio che per decenni ha accompagnato la tragedia delle foibe – ha affermato Albertini -, dedicato in particolare alle nuove generazioni, che devono costruire il proprio futuro sulla consapevolezza della realtà storica». Parole condivise dal sindaco Dipiazza, che ha spiegato come «ora siamo finalmente sulla strada giusta per raggiungere la tanto auspicata pacificazione, in una terra con un passato difficile come Trieste. Questo è possibile solo oggi quando tutti coloro che hanno patito i drammi del secondo conflitto mondiale, da una parte e dall’altra, hanno un monumento commemorativo e la possibilità di parlare liberamente della propria
esperienza».
Alla cerimonia hanno preso parte anche la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, l’assessore regionale Gianni Pecol Cominotto, i sindaci di Duino Aurisina Giorgio Ret e di Muggia Nerio Nesladek, il prefetto Giovanni Balsamo, e il vescovo Eugenio Ravignani, oltre a molti esponenti istituzionali cittadini, le associazioni combattentistiche e d’arma, e degli esuli, e alcuni rappresentanti di istituti scolastici triestini (Oberdan, Dante e Max Fabiani).
Durante la cerimonia, iniziata con lo schieramento del picchetto militare per gli onori ai Martiri delle foibe e con la deposizione di due corone, il vescovo Ravignani ha celebrato una Santa messa e Giulio Staffieri, vice presidente della Federazione Grigioverde, ha letto le motivazione della Medaglia d’oro al valor militare concessa alla citta di Trieste. Alla fine della commemorazione, una delegazione si è anche recata a rendere omaggio alla Foiba di Monrupino.
e.c.