«Un’importante opportunità di riflessione sul significato profondo della memoria storica da trasmettere alle nuove generazioni, per tenere vivo il patrimonio dei valori di libertà, pace, tolleranza e convivenza fra i popoli»: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha definito con queste parole il «Giorno del ricordo» delle foibe e dell'esodo degli italiani giuliano-dalmati, che sarà celebrato martedì.
Il testo del messaggio di Napolitano è stato diffuso ieri a Trieste dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), insieme a quelli inoltrati da altri rappresentanti istituzionali.
L'ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, ha infatti ricordato «le tante emozioni del periodo in cui, come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ho avuto modo di occuparmi dei problemi dei profughi giuliano-dalmati». Francesco Cossiga è invece ritornato a quando «da presidente della Repubblica, per primo resi omaggio ai martiri della Foiba di Basovizza, alla cui memoria rivolgo oggi il mio commosso pensiero».
Messaggi sono giunti all’Anvgd anche dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, dal presidente e vice presidente del Senato, Renato Schifani e Vannino Chiti, dal ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, dal ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e dal capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Paolo La Rosa.