Il Giorno del Ricordo a Massa Carrara in collaborazione con l’Anvgd

Oggi… Giornata del ricordo.. Febbraio 1949..io bambino di 4 anni.. In camion, con i miei genitori, mamma Pia, papà Francesco e nonno Piero lasciavamo Montona, il nostro paese di nascita per il campo profughi di Marina di Carrara. Un caro ricordo ai miei familiari, tutti i profughi e ancor di più chi ha perso la vita nelle foibe!
Paolo (Anvgd Massa Carrara)

MASSA – Un’oscura pagina della storia d’Italia, che però continua a dividere. Si tratta delle Foibe e dell’esodo della popolazione giuliano dalmata, tragedia che dal 2004 viene commemorata con la Giornata del Ricordo, e che ieri ha visto riunirsi il consiglio comunale di Massa, in forma solenne. Celebrazione che ha registrato l’assenza delle opposizioni. La cosa, viste le circostanze, non ha destato particolari prese di posizione sul momento; già in passato, anche con altre ricorrenze, le minoranze avevano dato forfait. Qualche riferimento sibillino lo si poteva rintracciare dalle parole del presidente Stefano Benedetti, che parlando della persistenza di «negazionisti e giustificazionisti» delle foibe, si è augurato che il tempo cancelli «odi e rancori, e che venga avviato un confronto per riconoscere questa tragedia italiana»; o da quelle del sindaco Francesco Persiani, che a sua volta ha invocato un’unità «che come sempre manca». Ma il riferimento era piuttosto al clima generale nel dibattito nazionale sulle Foibe. A stigmatizzare aspramente l’assenza ci ha pensato l’eurodeputata Susanna Ceccardi, accusando Pd e minoranze di «antidemocraticità e assenza di rispetto verso vittime e istituzioni. Evidentemente, avevano vergogna nel ricordare questa triste vicenda della loro storia politica».

«Eravamo assenti perché i consigli solenni li organizzano tra loro, decidono loro chi invitare senza coinvolgere le opposizioni», ha spiegato il capogruppo Pd, Gabriele Carioli: «Non è stato invitato neanche Anpi. Piuttosto, siamo andati con Anpi al parco dell’Ugo Pisa (dove è una targa dedicata alla giornata del Ricordo, ndr), a depositare una corona. Sono loro a non avere rispetto». Nessun negazionismo quindi, ma questione politica tutta in seno al consiglio. Però la giornata, al netto delle polemiche, era dedicata al ricordo. E infatti, dopo l’intervento del professor Stefano Zecchi, autore di diversi libri sull’esodo istriano, gran parte del consiglio è stato dedicato proprio a tre rappresentanti, locali e nazionali, dell’Associazione Nazionale degli esuli di Venezia Giulia e Dalmazia. Il vicepresidente nazionale, Antonio Ballarin ha raccontato non solo la sua vicenda personale – nato nel 1959 in un campo profughi romano – ma anche le privazioni materiali e culturali che hanno subito quelle persone: «Noi del mondo giuliano dalmata abbiamo subito una denazionalizzazione della nostra cultura. Il giorno del ricordo è un’importante occasione per fare memoria, ma anche per valorizzare quell’elemento italofono che sta al di là dal mare». E che sta lentamente scomparendo. Infine, in parallelo al consiglio, iniziativa dell’aps Tutto per Massa: «Fondamentale è», dichiara Francesco Mangiaracina, fondatore di “Tutto per Massa”, «tenere accese le luci del ricordo. Per questo nelle principali piazze della città è apparsa Egea, la bambina con la valigia simbolo dell’esodo istriano».

Ivan Zambelli
Il Tirreno – Massa Carrara – 11/02/2022

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La commissione toponomastica del Comune di Massa ha successivamente deliberato l’intitolazione di un luogo pubblico a Norma Cossetto

La sagoma a grandezza naturale della bambina con la valigia, simbolo dei martiri delle Foibe e dell’esodo dalle terre di Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia, è in effetti apparsa, nel Giorno del ricordo celebrato in tutta Italia, davanti ai principali monumenti della città di Massa. L’iniziativa per ricordare i martiri delle Foibe è dell’associazione politico-culturale Tutto per Massa.

Quella bambina, con i boccoli ed un vestitino estivo, che all’epoca aveva cinque anni, nel luglio del 1946 si stava preparando con la mamma a lasciare Pola assieme ad altri 30mila italiani. Oggi, attraverso le installazioni dell’associazione, sembra aspettare il momento della sua partenza in piazza Aranci, piazza Mercurio, piazza Palma, piazza Garibaldi, piazza Berlinguer nel centro storico di Massa e nel parco dedicato al Giorno del Ricordo, tra la gente e i monumenti simbolo della città. “Così – scrive Tutto per Massa – abbiamo voluto ricordare migliaia di martiri, uccisi perché italiani, rimossi dalla memoria e ignorati per decenni dalla storiografia ufficiale. I martiri delle foibe e le vittime dell’esodo dalle terre di Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia sono patrimonio storico della nostra nazione e del nostro popolo. Ferite ancora aperte che abbiamo il dovere di ricordare”.

Fonte: Ansa – 10/02/2022

MASSAROSA – L’Amministrazione Comunale ha onorato il Giorno del Ricordo con una cerimonia solenne giovedì 10 febbraio a largo Martiri delle Foibe. Dopo la deposizione di una corona di alloro alla targa intitolata ai Martiri delle Foibe hanno avuto luogo gli interventi istituzionali dell’Amministrazione Comunale e la fondamentale testimonianza di Roberto Picchiani, cittadino di Massarosa e figlio dell’ Ing. Picchiani infoibato a Vines il 5 ottobre 1943. 

“Una pagina orribile della storia del ‘900 che ha travolto migliaia di italiani – commenta la Sindaca Simona Barsotti – Il disprezzo dell’altro di cui si è nutrita e si nutre la piaga dei nazionalismi rende ancora oggi il ricordo un prezioso strumento per la costruzione della pace”.
Fonte: VersiliaToday

VILLAFRANCA – In occasione del Giorno del ricordo, il Comune di Villafranca ha reso omaggio alle vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata con una conferenza che ha ricostruito i momenti cruciali di quelle tragiche vicende la sera dell’11 febbraio. Relatore della serata è stato Gianpaolo Carabelli, avvocato penalista, laureato anche in Scienze politiche e Storia, da anni attivo in ambito culturale e storico e cofondatore e presidente, dal 2018, dell’associazione Canto Novo- Democrazia futurista. Giovedì 10 Febbraio l’amministrazione ha invece deposto una corona d’alloro ai piedi del monumento ai Martiri delle Foibe, nell’omonima piazza.
Fonte: La Nazione

CARRARA – Prima la deposizione di una corona presso la Colonia Vercelli, ex campo profughi a Marina di Carrara, dove tra il 1943 e il 1954 trovarono accoglienza oltre 1.200 famiglie provenienti soprattutto da Zara e da Fiume. Poi la seduta solenne di consiglio comunale. È così che il Comune di Carrara ha celebrato il Giorno del Ricordo giovedì 10 Febbraio. I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali da parte del presidente del consiglio Michele Palma e del sindaco Francesco De Pasquale; sono quindi intervenuti Nando Sanguinetti, presidente di Anpi Carrara, e di Luisa Bari e Vittorio Miletti, rappresentanti dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. 
Fonte: QuiNewsMassaCarrara

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