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Il Giorno del Ricordo 2014 a Canberra – 10mar14

 

Mario Donda Jr., presidente dell’Associazione Giuliani di Canberra (Australia), ci invia la cronaca a firma di Yvette Alberti Devlin ed alcune belle immagini delle cerimonie tenutesi nella capitale australiana. Della cronaca pubblichiamo un significativo estratto.

Domenica 9 febbraio è stato celebrato a Canberra il decimo anniversario del Giorno del Ricordo in cui si ricordano le vittime delle ‘foibe’ […] e dell’esodo giuliano-dalmata. La giornata è iniziata con la santa messa nella bella chiesetta di S. Gregory a Queanbeyan, messa celebrata da Mons Luis Miguel Muñoz, segretario della nunziatura apostolica[…] La cerimonia ufficiale si è tenuta al Centro Culturale Italiano alla presenza dell’ambasciatore Pier Francesco Zazo; della presidente dei 13 circoli giuliano-dalmati d’Australia Adriana Douglas (Douglas è pure presidente dell’Associazione Giuliani di Wollongong); del presidente dell’Associazione S. Maria di Cherso, Daniele Velcich; del presidente del circolo Giuliani di Sydney, Romeo Varagnolo; e del presidente dell’Associazione Fiumani di Sydney Carlo Stupar. Erano presenti altri giuliani venuti da Sydney oltre che i presidenti di alcune associazioni italiane di Canberra tra cui Franco Papandrea, Frank Barilaro, Cellina Benassi, Lio Galafassi, Gabriella Genero, Domenico Barilaro, Vincenzo Ciano e Angelo Damiano.
Ha fatto da maestro di cerimonie il presidente dell’Associazione Giuliani Canberra Mario Donda. Dopo aver dato un caloroso benvenuto agli ospiti, cominciando dal nuovo ambasciatore, Donda ha ricordato che prima del 10 febbraio 2004 i tragici fatti riguardanti il confine orientale non facevano parte dei libri di storia e su questa vicenda regnava un silenzio penoso ed ingiusto. Ma finalmente lo Stato italiano ha deciso che bisogna parlarne e far sapere agli altri italiani quanto aveva sofferto la popolazione italiana residente a Fiume, in Istria e nella Dalmazia – solo per essere italiani[…] Il vice-presidente del sodalizio di Canberra, Livio Chicco, ha quindi letto in inglese il messaggio ricevuto dal presidente dell’Associazione Giuliani nel Mondo, Dario Locchi. In questo messaggio, alla domanda retorica se ha senso “ritornarci sopra su vicende di 70 anni fa” risponde che “ha senso – per rendere giustizia a chi visse quella tragedia e ne può dare ancora testimonianza, ai loro figli e ai loro nipoti, a quegli italiani che furono vittime innocenti di una pulizia etnica della Venezia Giulia e Dalmazia”.
Anche l’ambasciatore nel suo intervento ha fatto riferimento alle 15.000 vittime delle foibe e ai 350.000 esodati come “una delle pagine più tristi della nostra storia” aggiungendo “È importante ricordare perché se non si conosce la storia si è destinati a ripeterla”. […] L’ambasciatore ha concluso il suo intervento lodando il modello multiculturale/multietnico australiano in cui “gli italiani sono ben apprezzati e ben integrati”. Ha poi preso la parola Adriana Douglas che dopo un breve riferimento ai fatti storici, soprattutto ai 350.000 costretti a lasciare la loro terra (“chi ha visto i propri soffrire non può dimenticare”), ha letto le commoventi parole di una canzone del cantautore Simone Cristicchi sull’esperienza dell’esodo. Mons Muñoz ha quindi benedetto la targa ricordo e la celebrazione si è conclusa con la posa di corone di fiori da parte dell’ambasciatore, di Adriana Douglas, Mario Donda e Daniele Velcich. […]
Nella prima immagine, l’ambasciatore d’Italia Pier Francesco Zazo con Adriana Douglas, Mario Donda e i rappresentanti dei circoli giuliani del NSW. Nella seconda, il pubblico di esuli presente.

 

Yvette Alberti Devlin

 

 

 

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