15.10.2025 – Mi chiamo Fabio Nardi e ho l’incarico di presidente provinciale di Genova, coordinatore regionale per la Liguria e consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Figlio orgoglioso di esuli fiumani, sono da sempre riconoscente alla città di Genova per aver accolto i miei genitori fornendo loro la possibilità di ricostruirsi un avvenire dopo le sofferenze dell’esodo.
Con questa nota voglio innanzitutto esprimere il mio dolore per i fatti recentemente accaduti nell’ambito del Consiglio comunale di Genova che ha coinvolto l’immagine e la persona di Norma Cossetto: una ragazza di 23 anni che ha subito ignobili offese e sevizie come donna fino al suo infoibamento – ancora in vita – da parte di un nucleo di persone che combattevano il nazifascismo con una polarizzazione ideologica manifesta che è stata confermata dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Vorrei altresì ricordare che Norma Cossetto è stata insignita della medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. E lo stesso Comune di Genova, pochi anni fa, ha approvato all’unanimità la posa di una targa commemorativa in suo ricordo nel quartiere di Oregina, dove furono edificati i primi alloggi assegnati agli esuli giuliano-dalmati per permettere loro di abbandonare i centri di raccolta e quindi costruirsi con dignità una nuova vita.
Una targa peraltro più volte danneggiata e vilipesa con azioni rivendicate da frange antifasciste.

Norma Cossetto, la cui tragedia è comune a molti altri nostri connazionali e non solo (per testimonianza diretta della mia famiglia da parte di mia madre croata), è onorata in tutte le sedi istituzionali ed è un un simbolo che identifica alcuni valori caratterizzanti la nostra identità:
– il rispetto della vita;
– il rispetto della parità di genere;
– l’attaccamento alla Patria;
– il fermo e dignitoso comportamento di fronte anche alle tragedie.
E proprio per affermare tali valori che noi esuli, e non solo, ricordiamo la morte di Norma Cossetto il 5 ottobre di ogni anno.
Quindi, con il massimo rispetto, esorto il Consiglio comunale di Genova, e tutte le forze politiche democraticamente elette, a ritrovare un giusto equilibrio per superare le tensioni scatenate da antichi antagonismi e quindi diffondere nella cittadinanza una corretta visione del futuro di pace.
Il Presidente Mattarella nelle sue recenti visite in Croazia e Slovenia ha ribadito più volte che è necessario costruire ponti e non barriere per consolidare l’Unione Europea e superare i vecchi nazionalismi e traguardare la pace e la memoria condivisa. Mi domando chi meglio di Genova possa accogliere tali autorevoli suggerimenti.
Da vent’anni la città di Fiume, oggi Rijeka, in Croazia, è gemellata con la città di Genova.
Fabio Nardi
Presidente del Comitato provinciale di Genova dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
