Tra le iniziative del Tartini, proseguono le «Masterclasses e Seminari del Conservatorio» con artisti e concertisti italiani e non. Intanto, martedì alle 20.30 nella Sala de Banfield-Tripcovich si terrà il concerto di apertura dell’anno accademico 2008-2009. Le masterclasses e i seminari del Tartini si propongono nel contesto di un’offerta formativa didattica e artistica di livello superiore. Mercoledì 17 e giovedì 18 novembre, nell’istituto musicale di via Ghega 12, il testimone passerà al chitarrista Piero Bonaguri. Il 20 e 21 novembre si terrà lo stage di fortepiano dello strumentista olandese Bart Van Oort; il 24 novembre masterclass per viola da gamba con Cristiano Contadin; e il 24 e 25 novembre, solo per allievi interni, masterclass con il pianista francese Jean-Pierre Armengaud.
Il 25 e 26 novembre è prevista la masterclass del trombettista Francesco Tamiati, quindi dal primo al 3 dicembre con il seminario del violinista italiano Cristiano Rossi; dal 9 al 12 dicembre masterclass di contrabbasso a cura del norvegese Dan Styffe, riservata agli interni; il 16 e 17 dicembre la masterclass della pianista Rita Kinka.
Le masterclasses sono destinate gratuitamente e prioritariamente agli studenti interni. Vi possono partecipare anche esterni versando cento euro di iscrizione; ingresso gratuito per gli uditori. Info: www.conservatorio.trieste.it, iscrizioni entro dieci giorni dal corso (segreteria.artistica@conservatorio.trieste.it tel. 040.6724911).
Intanto, si terrà martedì alle 20.30 in Sala de Banfield-Tripcovich il concerto di apertura dell’anno accademico del Tartini. Si esibiranno lo Henqueleth Brass Ensemble, gruppo della classe di trombone del Tartini formato da Alessio Cristin, Alessandro Maras, Corrado Moratto e Valentina Pieri, sotto la guida di Mauro Ferrari. La ballerina e coreografa Sarah Taylor, in collaborazione con Maurizio Goina, darà poi vita al progetto Eggs «per la sonificazione del gesto». Infine, l’Orchestra degli studenti del Tartini diretta da Stojan Kuret presenterà il Concerto per due trombe e archi di Antonio Vivaldi (solisti, Mitja Bobic e Dejan Markovich) e le due suites dall’«Arlesienne» di Bizet.
