ANVGD_cover-post-no-img

Il Comune si divide sul riscatto agevolato

di Valeria Cappelletti su Il Tirreno del 6 giugno 2010

Mattinata di tensione quella di ieri che ha visto protagonista la II Commissione bilancio del Comune di Livorno, riunitasi per discutere la delibera che consentirà la vendita di alloggi Erp, gestiti dalla società Casalp, agli esuli di Istria, Dalmazia e Libia, residenti a Livorno. Al momento del voto la Commissione si è divisa, da una parte i favorevoli: gli esponenti del Pdl con a capo Marcella Amadio e un rappresentate del Pd, mentre quattro membri di Pd, Sinistra Ecologia e Libertà e Idv hanno deciso di non votare, preferendo attendere il consiglio comunale di lunedì. Solo allora gli esuli sapranno se la delibera verrà approvata. In caso contrario il 10 giugno scadranno i 30 giorni che l'avvocato, al quale si sono rivolti alcuni beneficiari, ha concesso come termine ultimo perché l'amministra-zione risolva la questione, dopodiché partirà la causa.

«Le famiglie che possono chiedere al Comune di acquistare gli alloggi sono 52 – dice Valter Nebbiai, assessore alle finanze -ma di queste solo 28 sono in regola con i documenti per ottenere subito l'abitazione». La Legge regionale stabilisce che i profughi abbiamo diritto di riscattare il loro alloggio popolare, di cui fino a oggi hanno pagato l'affitto, al 50 per cento del costo di costruzione. «Non c'è niente di regalato – precisa Amadio che da anni si batte per la questione – i profughi sono stati costretti a lasciare le loro case di Istria e Dalmazia all'arrivo delle truppe di Tito che si impadronirono dei beni. Alcuni degli esuli si stabilirono a Livorno e si videro assegnare le case popolari, oggi hanno il diritto di acquistarle ma devono pagare ancora una cifra dopo anni di affitto».

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.