Come ampiamente previsto per queste elezioni 2008, una frangia dell’associazionismo degli Esuli sale sul carro dei vincitori e scarica i perdenti.
Dopo aver ospitato tutte le componenti in lizza e aver dato ampio credito verso un presidente di Regione uscente (poi rivelatosi perdente, grazie anche all'accordo con la sinistra radicale e una componente "forestiera"), l'arguta e giovane pattuglia neo-esule prende in braccio il vincitore, lo coccola per bene e lascia a casa nell'indifferenza chi aveva già dipinto come il "salvatore della patria".
Quando il vento cambia, solo le banderuole si girano al nuovo corso.
I muri invece, solidi e indifferenti alle raffiche, non si curano del tempo che cambia ma delle persone che proteggono.