Ieri e oggi le celebrazioni del Vescovo Santin a Trieste

Intensa e partecipata cerimonia, promossa dalla Lega Nazionale, dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dall’Associazione delle Comunità Istriane e dall’Associazione Culturale Studium Fidei, quella svoltasi ieri pomeriggio al Tempio Mariano di Monte Grisa per ricordare la figura dell’Arcivescovo- Vescovo di Trieste e Capodistria Mons. Antonio Santin.

La data prescelta non è stata casuale perchè voleva ricordare un importante momento per la Città di Trieste.

30 aprile 1945: a Trieste il Corpo Volontari della Libertà, guidato da Don Edoardo Marzari, è insorto contro le truppe tedesche e sta prendendo il controllo della città, le truppe di Tito sono però ai confini della città impegnate nella battaglia di Opicina contro i Tedeschi. Mons. Antonio Santin, Vescovo di Trieste e Capodistria, nella Curia, davanti all’immagine della Vergine è in preghiera e formula un voto: “Qui sull’altare della mia Cappella, davanti al SS. Sacramento, oggi 30 aprile 1945, festa di Santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia, e apertura del mese di Maria, alle ore 19.45 in un momento che è forse il più tragico della storia di Trieste, mentre tutte le umane speranze per la salvezza della Città sembrano fallire, come Vescovo indegnissimo di Trieste, mi rivolgo alla Vergine Santa per implorare pietà e salvezza. E faccio un voto privato e un voto che riguarda la città. Questo secondo è il seguente : se con la protezione della Madonna, Trieste sarà salva, farò ogni sforzo perchè sia eretta una chiesa in suo onore (da “Al tramonto”, A. Santin, pag. 142)”.L’immagine della Vergine Maria, di fronte alla quale Mons. Santin aveva fatto il voto, è collocata ora al centro dell’altare maggiore della Cappella dedicata a “Maria Madre della Riconciliazione”, in via Cavana, che il Vescovo Arcivescovo Mons. Giampaolo Crepaldi ha voluto aprire al culto: “tutto nella cappella porta a respirare l’aria buona della pace che idealmente purifica quella insana che la nostra città fu costretta a respirare durante la seconda guerra mondiale: i monumenti nazionali della Risiera di San Sabba e della Foiba di Basovizza sono lì a ricordarcelo… La Cappella di via Cavana è un invito rivolto a Trieste a essere, con l’aiuto di Dio e la buona volontà dei suoi uomini e donne, la Città della Riconciliazione (19 marzo 2021, Mons. G. Crepaldi).

La Celebrazione Eucaristica è stata presieduta da Mons. Ettore Malnati, già segretario del Vescovo Santin, ed animata dal Gruppo vocale femminile “LeSandrine”, dirette dal M° Alessandra Esposito.

Erano presenti il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, accompagnato dal Gonfalone della Città di Trieste, Paolo Sardos Albertini presidente della Lega Nazionale, Renzo Codarin presidente dell’ANVGD, Bruno Marini vicepresidente delle Comunità Istriane, Diego Guerin presidente della Federazione Grigioverde , labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, numerosissimi esuli istriani fiumani e dalmati che si sono stretti nel ricordo di Mons. Santin “defensor civitatis” , pastore e guida in quei momenti tragici della storia della nostra città.

Il tramonto, poi , ha salutato i presenti con uno spettacolo davvero indimenticabile come indimenticabile è stato il momento intenso di preghiera vissuto tutti insieme.

Fonte: Lega Nazionale – 28/04/2022

Le celebrazioni proseguono oggi con la presentazione in anteprima nazionale del film, realizzato dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, “Mons. Antonio Santin, defensor civitatis”.

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