12.05.2025 – Si è appena conclusa a Gorizia un’importante manifestazione voluta da Federesuli in collaborazione con ANVGD, Unione Italiana e patrocinata dal Comune di Gorizia. Tre giorni importanti e ricchi di novità frutto di un inedito confronto tra giovani e rappresentanti del mondo dell’esodo giuliano dalmata.
«I giovani sono il presente, non il futuro – hanno commentato Marin Corva, Paolo Demarin e Renzo Codarin, rispettivamente Presedente della Giunta Esecutiva e Presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana e Presidente di Federesuli, che hanno colto negli interventi dei giovani giunti da Slovenia, Croazia e Italia numerosi importanti spunti che saranno alla base di alcuni ambiziosi progetti di cooperazione transfrontaliera.
«Un risultato che non si sarebbe potuto raggiungere senza la preziosa collaborazione del gruppo dei Giovani della Comunità Nazionale Italiana coordinati da Dyego Tuljak, membro della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana – ha commentato Mauro Manca coordinatore dell’evento.
Al termine della prima giornata di dibattito, aperta dal Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, che ha evidenziato l’importante svolta verso il futuro che non poteva trovare un miglior contesto che la prima Capitale Europea della Cultura Transfrontaliera rappresentata da Nova Gorica e Gorizia, hanno avuto particolare significato le parole dell’ex Ambasciatore Sloveno a Roma Tomaž Kunstelj, che ha evidenziato l’elevata qualità degli interventi e la direzione moderna e costruttiva verso cui si è orientato il dibattito.
La seconda giornata ha visto protagonisti i progetti digitali e multimediali che rappresentano un indispensabile strumento per superare i “confini” della territorialità e per coinvolgere le nuove generazioni “native digitali”.
Tra i progetti è stata presentata in anteprima l’app “Frontiera Adriatica” voluta dal MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito), rappresentato per l’occasione dalla dottoressa Caterina Spezzano, in collaborazione con Federesuli e con la Casa Editrice Mazzanti.
Coinvolgere i giovani infatti implica la necessità di utilizzare un linguaggio adeguato e funzionale al loro coinvolgimento.
L’ultima giornata di lavori si è aperta con un intervento del Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone che ha voluto, pure a distanza, mandare il suo saluto ed il suo messaggio di vicinanza ai presenti.
Con il saluto del Sindaco Ziberna ha preso il via quindi un importante Tavola Rotonda, intitolata IDENTITÀ OLTRE I CONFINI, che ha rappresentato la chiusura del cerchio. Tra gli interventi, moderati da Mauro Manca, che ha gestito l’organizzazione dei tre giorni di Gorizia, Toni Concina, Presidente dei Dalmati Italiani, che ha colto la straordinaria opportunità per uniti collaborare per rafforzare il sentimento di italianità anche nel territorio della Dalmazia, che risente della distanza fisica dal confine italiano, alimentata da decenni di abbandono e di disgregazione della comunità italiana che hanno rischiato di cancellare una storia e una cultura ricchissima che deve essere preservata. «Dobbiamo rafforzare il ruolo della Federesuli per evitare che un eccessiva frammentazione delle varie Associazioni possa ostacolare il raggiungimento di risultati che solo uniti possiamo sperare di raggiungere» ha concluso Concina. Il Professor Davide Rossi, Vice Presidente di Federesuli, ha ricordato poi il ruolo fondamentale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel definire il percorso da compiere per riunire i fili spezzati dalla storia e per rafforzare la cultura e l’identità italiana nelle terre adriatiche.
Maria Elena Depetroni, rappresentante ANVGD delegata per i progetti con le scuole ha evidenziato i risultati importanti raggiunti finora ed i progetti attualmente in fase di definizione, che hanno consentito di superare anni di assoluto silenzio che hanno impedito ad almeno quattro generazioni di conoscere la storia del Confine Orientale nelle scuole.
Di forte impatto le parole di Christian Poletti, Vice Sindaco di Pirano (Slovenia) e di Paolo Demarin, Presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana di Sissano (Croazia), che hanno ribadito la necessità di una stretta collaborazione tra esuli e italiani delle terre d’oltre confine per evitare la marginalizzazione o addirittura la scomparsa del sentimento di italianità nelle regioni dell’Adriatico orientale.
Quindi è stata la volta di Andrea Bolla, importante imprenditore veneto impegnato in vari settori che ha testimoniato, non senza alcuni momenti di commozione, la totale assenza di informazioni riguardo le vicende postbelliche delle terre adriatiche e dell’esodo a fronte di una storia importante e ricca di valori che meritano di essere raccontati alle nuove generazioni.
Al termine dell’incontro l’ambasciatore italiano a Lubiana Giuseppe Cavagna ha evidenziato l’importanza del percorso intrapreso e la necessità di un costruttivo lavoro per consolidare la collaborazione tra le due comunità per valorizzare una storia ed una cultura comuni che rappresentano un valore superiore.
Le conclusioni della tre giorni sono state tracciate quindi da Renzo Codarin che, nella sua duplice veste di Presidente Nazionale ANVGD e di Presidente di Federesuli, ha espresso sentimenti di soddisfazione per un evento che ha saputo onorare il valore simbolico di Go!2025, ma soprattutto ha sancito un punto di svolta nel percorso intrapreso, trasformando lo sguardo al passato e la necessità di mantenere vivo il Ricordo, in un nuovo orizzonte di collaborazione ed in moderno coinvolgimento delle nuove generazioni orientato ad un futuro in cui le diverse identità possano essere percepite come un