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I vincitori liguri del concorso ANVGD ricevuti a Trieste

Ricevuta il 16 aprile a Trieste, al Consiglio Regionale, una delegazione di ragazzi ed accompagnatori provenienti dalla Liguria. Si tratta degli studenti premiati al tradizionale concorso dell’ANVGD di Genova che, quale premio di partecipazione, prevede un viaggio nei territori di riferimento. I ragazzi, infatti sono chiamati a scrivere dei temi sulla storia del confine orientale e in particolare sulla tragedia delle foibe e sull’esodo.
Grazie al lavoro capillare dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia di Genova, il Concorso è entrato in un testo di legge, la n.29/2004. Nella stessa Legge il Consiglio Regionale della Liguria s’impegna a commemorare il Giorno del Ricordo, 10 febbraio, di ogni anno nella sua aula Consigliare. La Legge contempla altresì sostanziali aiuti economici ad iniziative volte a far conoscere ai cittadini della Liguria i tragici avvenimenti bellici e postbellici che hanno visto coinvolta la Venezia Giulia e Dalmazia – è quanto è stato spiegato durante l’incontro in Consiglio regionale, dove la delegazione è stata ricevuta dall’Assessore Piero Camber.
Il Concorso – è stato ancora ribadito – coinvolge i giovani che desiderano conoscere quelle pagine di storia che non sono state mai scritte. Per introdurli in queste vicende nelle scuole sono stati invitati degli esuli che a sessant’anni di distanza hanno capito che bisognava raccontare a voce, con contatto diretto, le proprie esperienze vissute. Nella maggioranza dei casi è stato difficile, ricordare e portare alla luce quello che si custodisce con gelosia e pudore nel proprio cuore, è come riaprire una ferita che non si è mai rimarginata, ma lo hanno fatto. Tramite la memoria e la narrazione di vicende filtrate attraverso il vissuto quotidiano, guardando negli occhi quelle persone, i giovani hanno capito la sofferenza sottaciuta ed hanno ricevuto uno stimolo particolare ad effettuare un accurato lavoro di indagine e ricerca che sfocia con lo svolgimento di un tema che viene presentato al Concorso.
Premio per i primi 30/40 vincitori è questo viaggio – un “pellegrinaggio” per materializzare in paesaggi il racconto, per capire il forte senso di appartenenza di quelle persone.
Il gruppo di quest’anno si è prefisso di visitare dei punti che più degli altri portano i segni di questo recente passato: Gorizia, Sacrario Militare di Oslavia sul monte Piuma, Redipuglia (cimitero italiano e cimitero militare austro-ungarico), Trieste (Consiglio Regionale, Risiera di San Sabba, Foiba di Basovizza, Castello di Miramare), Fiume (cimitero di Cosala, Liceo italiano, Consolato e Comunità degli italiani), Pisino (Castello di Montecuccoli e foiba grande), Rovigno (Centro di Ricerche Storiche, Scuola italiana), Dignano e Pola (scuola italiana, visita guidata ai monumenti storici della città, deposizione di una corona al monumento dei caduti di Vergarolla).
A Trieste, l’Assessore Piero Camper, ha aggiornato i presenti sulla storia della zona “A” e “B”. Ha spiegato, cosa successe nelle fatiche date della storia nazionale, a livello locale, vale a dire dopo l’8 settembre del 1943 e tra il 1945 e il 1956. Quando la popolazione dell’Istria si divise, dando vita alla terribile pagina dell’esodo.
La ricerca dei giovani liguri coinvolge direttamente tre generazioni diverse, nonni, genitori e nipoti, allo scopo di avere una visione quanto più oggettiva e nello stesso tempo di valutazione della memoria dei fatti accaduti.
Cosa, che per ora avviene  attraverso fonti orali, testimonianze che costituiscono la fonte primaria, per cui il vissuto diventa racconto e, di conseguenza, fonte storica autentica.
“Questo incontro e questo viaggio sono un esempio da ripetere – ha spigato Fulvio Mohoratz, fiumano, uno degli artefici del progetto nonché Consigliere nazionale dell’ANVGD di Genova – per dare ai giovani la vera emozione di conoscere le istituzioni più importanti, incontrare la gente ed ammirare la bellezza di queste terre.
“Un’emozione – ha concluso Mohoratz – che con il tempo, ci auguriamo, si trasformi in un legame forte con la cultura e gli interessi di un mondo che col tempo diventerà anche il loro”.

Nadia Giugno Signorelli da www.arcipelagoadriatico.it

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