07.06.2025 – Si è appena concluso il Viaggio del Ricordo dedicato alle scuole della regione Toscana vincitrici della prima edizione del Concorso Regionale “Testimoni del Ricordo”, parte del Progetto “Esodo: radici storiche, memoria e futuro” e non bastano le parole per descrivere le emozioni vissute.
Era il 6 maggio del 2024 quando veniva firmato il protocollo di intesa tra Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana. A distanza di un anno, il 6 maggio del 2025, si sono raccolti i frutti di un importante lavoro di disseminazione, portato avanti attraverso conferenze tenute da illustri accademici e attività di ricerca-azione in classe, con la partecipazione dei testimoni.
Tra la commozione e l’emozione degli esuli e dei loro discendenti, abbiamo apprezzato l’impegno di docenti e studenti, capaci di restituire, in molteplici forme, un percorso di conoscenza sulla storia delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata, durato un intero anno scolastico.
Il viaggio, sviluppato nell’ambito della tematica proposta dal Concorso regionale, “Sul filo del ricordo tra passato e presente: luoghi e testimonianze”, aveva l’obiettivo di rafforzare le sinergie tra istituti scolastici e dare un senso alle conoscenze teoriche acquisite in aula, integrandole in situazioni reali, a contatto con l’ambiente o con attori specifici del territorio.
In qualità di presidente del Comitato provinciale di Firenze dell’ANVGD mi sento di affermare che questo viaggio ha rappresentato un importantissimo obiettivo raggiunto, ma ancora più significativo risulta il fatto che, durante il percorso, le istituzioni (in particolare il Comune di Firenze) abbiano riconosciuto e apprezzato in primis il Progetto, di cui il viaggio appunto ha rappresentato la conclusione. Per la prima volta in Toscana la formazione e il contestuale viaggio nei luoghi simbolo del Ricordo, ha potuto contare su illustri accademici e storici del Novecento e le testimonianze autentiche degli esuli e dei loro discendenti.
Il viaggio ha coinvolto trentotto studenti e quindici docenti, con tappe educative a Redipuglia, Gorizia e Nova Gorica, Trieste e Pola.
Dopo aver onorato i caduti della Grande Guerra, si arriva a Gorizia. La visita al Museo del Confine, prima, permette di vedere con i propri occhi dove un tempo venne tracciata la “linea bianca”. Successivamente, l’emozione di Piazza Trasalpina: “avere due piedi in due stati” sotto una stessa bandiera, quella europea.
Il giorno seguente, si visita il Villaggio La Campagnuzza, guidati dalla professoressa Maria Grazia Ziberna. Nonostante i suoi numerosi impegni, il primo cittadino, il Sindaco Rodolfo Ziberna, ci riceve nel giardino del Municipio e ci illustra il percorso di riconciliazione tra le due città e come nasce l’iniziativa Go2025!. Nel pomeriggio, i partecipanti si raccolgono in un minuto di silenzio sul ciglio della Foiba di Tarnova, accompagnati dalla testimonianza del Cavaliere Giovanni Guarini, figlio di una vittima delle foibe. Il viaggio prosegue poi verso Trieste, dove il giorno seguente, guidati dal Dottor Stefano Pilotto della Lega Nazionale, vengono accompagnati prima nei luoghi simbolo delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, come la Risiera di San Sabba, la Foiba di Basovizza e il CRP di Padriciano. La visita si conclude tra le vie di Trieste, fino ad arrivare alla Libreria Antiquaria Umberto Saba, autore triestino che ha ispirato e guidato i ragazzi della classe 2E dell’ITI “Vinci-Fascetti” nella produzione della meravigliosa raccolta di poesie “Risonanze”, vincitrice del primo premio per le scuole del secondo ciclo di istruzione superiore.
Il 29 maggio, il nostro viaggio prosegue in direzione di Pola, città conosciuta fino a quel momento soprattutto attraverso i racconti di Claudio Bronzin, testimone instancabile. L’accoglienza della Preside Debora Radolovic presso la Scuola Dante Alighieri ha il profumo delle fritole, e guidati per la città, si ha la conferma di quanto a Pola “anche le pietre parlano italiano”. La commozione raggiunge il suo apice quando il gruppo si raccoglie intorno al Cippo in memoria delle vittime della Strage di Vergarolla. Il nostro pensiero va a Claudio, e un ragazzo rompe il silenzio leggendo la poesia “18 agosto 1946 – Strage di Vergarolla”. Il rientro a Trieste, dopo il primo bagno estivo, permette di scaricare un po’ l’intensa emozione della giornata.
Ho volutamente scelto di concludere questo viaggio con la visita al Magazzino 26 (ex 18), luogo delle masserizie, il cimitero degli oggetti come lo definì Simone Cristicchi. Qui, a raccontare le migliaia di storie dell’Esodo, sono proprio loro: gli armadi, le sedie, le tazzine, le lettere, i quaderni, le reti dei pescatori, le valige di cartone, le fotografie e tanti altri oggetti. Qui, grazie alla Dottoressa Giovanna Penna e a Fiore Filipaz, le emozioni arrivano dritte al cuore e diventano immagini indelebili.
Questo viaggio ha rappresentato la conclusione di un lungo lavoro portato avanti con la professoressa Silvia Sangiovanni, referente per l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana. Un risultato non scontato, che si è rivelato meraviglioso…
Desidero lodare la professionalità e la preparazione dei docenti e il comportamento impeccabile degli studenti, che si sono dimostrati responsabili, rispettosi e molto educati durante tutta l’esperienza. La loro condotta è stata davvero encomiabile. È stato un vero piacere vedere il loro interesse, il loro entusiasmo e la loro partecipazione attiva a tutte le attività proposte.
Questa esperienza è stata capace di unire studenti e docenti nel nome della Storia e di trasmettere un valore importante: che l’identità non ha confini!
Prof.ssa Daniela Velli
Presidente del Comitato provinciale ANVGD di Firenze
Responsabile del Progetto didattico
“ESODO: radici storiche, memorie e futuro”