Housing sociale tra le case degli esuli nel quartiere Lucento a Torino

04.07.2025 – Taglio del nastro lo scorso 20 giugno per ‘Vicini per scelta’, il progetto di housing sociale diffuso all’interno del complesso immobiliare noto come Villaggio Santa Caterina, in zona Lucento. Costruito negli anni Cinquanta tra le vie Sansovino, Pirano, Parenzo, viale dei Mughetti e corso Cincinnato, in gestione all’allora Iacp, poi Agenzia Territoriale per la Casa (Atc) del Piemonte Centrale, il “Villaggio Santa Caterina”, era destinato ad ospitare i profughi istriani, fiumani e dalmati. Immobili con una finalità specifica per i quali, nel corso del tempo, gli assegnatari sono venuti progressivamente meno, lasciandone molti sfitti. La Città di Torino, con una delibera approvata nel novembre scorso, ha così deciso di destinarne alcuni ad un progetto di housing sociale diffuso, con l’obiettivo di contribuire alla domanda di emergenza abitativa sul territorio cittadino.

«Negli anni Cinquanta questi appartamenti costituirono il punto di partenza per ricominciare per tante persone in fuga dalla loro terra, accolte dalla nostra città – ha detto il sindaco Stefano Lo Russo – Da oggi, allo stesso modo, il Villaggio Santa Caterina potrà rappresentare un nuovo inizio per persone e famiglie che stanno attraversando una situazione di difficoltà. Siamo certi che in questo luogo, dove è ancora vivo e forte il senso di comunità e solidarietà reciproca, saprà dare loro una casa e, insieme, il necessario sostegno verso un nuovo percorso di vita».

Dopo la deliberazione della giunta è stata costituita una cabina di regia, che ha coinvolto il Comitato provinciale di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), l’Assessorato Regionale alle Politiche della Casa e Atc Piemonte Centrale, al fine di condividere le iniziative da assumere e gli oneri da sostenere per l’utilizzo degli alloggi sfitti e l’amministrazione ha deciso di trasformarli in un social housing diffuso che potesse offrire sia accoglienza temporanea che percorsi di supporto e accompagnamento all’autonomia abitativa. Il passo successivo è stato l’avviso pubblico dalla Città per selezionare l’Ente del Terzo Settore a cui affidare temporaneamente 32 unità abitative, tramite un processo di co-progettazione. La procedura si è conclusa alla fine dello scorso anno con l’assegnazione a favore della cooperativa sociale Liberitutti, risultata prima nella graduatoria per l’assegnazione con il progetto ‘Vicini per scelta’.

«Il progetto ‘Vicini per scelta’ rappresenta un importante passo avanti nel nostro impegno per rispondere all’emergenza abitativa con soluzioni inclusive e innovative – ha dichiarato l’assessore comunale alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli -. Restituire questi spazi alla comunità significa non solo offrire una casa a chi si trova in difficoltà, ma anche valorizzare la memoria storica di un territorio, creando nuovi legami di solidarietà e mutuo aiuto nel quartiere. Siamo orgogliosi di lavorare insieme a partner come Liberitutti e le associazioni locali per costruire una città più accogliente e coesa, in cui nessuno venga lasciato indietro e dove la casa diventi davvero il primo passo verso una vita dignitosa».

In questi mesi Liberitutti ha realizzato i lavori di manutenzione necessari a rendere nuovamente abitabili i 32 alloggi, curandone anche il completo arredamento. Uno di questi, come previsto dalla delibera di avvio del percorso di co-progettazione, resterà a disposizione della cooperativa, diventando all’interno del complesso il punto di riferimento utile a facilitare il raccordo tra gli appartamenti del social housing, oltre che snodo attraverso il quale promuovere interazioni di reciprocità e solidarietà tra gli ospiti e il quartiere stesso, attraverso i rapporti con il Circolo Culturale Istriani, Fiumani e Dalmati di Torino.

«È un progetto che unisce dignità abitativa e inclusione sociale – ha affermato Andrea Porcellana, amministratore delegato della Cooperativa Sociale Liberitutti –. Abbiamo curato i lavori e l’allestimento degli appartamenti per offrire spazi accoglienti e funzionali a chi affronta situazioni di fragilità. Un sentito ringraziamento all’ANVGD presente al tavolo di regia con la Città, i rappresentanti del quartiere e il comitato inquilini, contributi preziosi per una progettazione realmente partecipata. Il rapporto con il Comune di Torino rappresenta per noi un terreno solido di collaborazione per trasformare luoghi carichi di memoria in opportunità concrete di futuro. Perché ogni casa è più bella quando torna ad avere dei nuovi vicini». [Fonte: Comune di Torino – 20.06.2025]

Antonio Vatta (ANVGD Torino), l’assessore Rosatelli ed il Sindaco Lo Russo

«Abbiamo finalmente risolto una questione che si trascinava da anni – spiega Antonio Vatta, esule dalmata e Presidente dell’ANVGD Torino – Questi alloggi di edilizia popolare nascevano per i nostri esuli, ma con il passare del tempo alcuni erano rimasti sfitti e ci trovavamo ad avere a che fare con situazioni di abusivismo e di occupazioni da parte di persone che minavano la tranquillità del quartiere. Abbiamo più volte denunciato la situazione dal 2011, quando il demanio ci ha coinvolto, al 2020, quando presentai anche alla Sindaca Chiara Appendino le nostre rimostranze. Finalmente l’assessore Rosatelli ha preso in mano la situazione e siamo arrivati ad un intervento che riguarda 42 appartamenti che sono stati riqualificati. 35 verranno assegnati a famiglie bisognose, i restanti saranno a disposizione di discendenti di esuli che rientrino entro certi limiti reddituali. Torino ci ha accolto con generosità, era giusto che la nostra comunità, radicatasi nel Villaggio Santa Caterina, ricambiasse quell’accoglienza aiutando oggi torinesi in difficoltà»

 

 

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