La strategia dell’Ue per la macro-regione adriatico-ionica “è più di un’attività politica e diplomatica: richiede attività concrete, l’attuazione di progetti, uno staff”. Questo il monito del commissario Ue alle politiche regionali, Johannes Hahn, oggi a Bruxelles, in occasione del primo bilancio dell’esecutivo delle strategie per il Danubio e il Baltico.
Hahn ha tenuto a sottolineare che per la nuova strategia “è importante identificare i reali bisogni e il valore aggiunto della cooperazione e deve essere compreso da tutti i Paesi partecipanti che serve un forte coinvolgimento” trasversale a livello di governo. Otto ad oggi i Paesi promotori dell’iniziativa: Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Albania, Montenegro e Grecia. Secondo la tabella di marcia sulla strategia comune “durante l’anno sono previste una serie di riunioni tecniche” ha affermato il commissario Ue, che ha ricordato che esiste già un accordo sui temi da coprire: affari marittimi, ambiente, turismo, trasporti, rafforzamento amministrazione, innovazione e ricerca.
“All’inizio dell’anno prossimo si terrà un importante seminario in Grecia – ha detto Hahn – e la nostra idea è di produrre entro i primi sei mesi una comunicazione, poi ci saranno i negoziati con il Consiglio e l’Europarlamento, quindi avremo la bozza sostanziale della strategia della macro-regione adriatico-ionica, prima della fine dell’anno”.
(fonte www.ansa.it 2 luglio 2013)
Johannes Hahn, commissario Ue alle politiche regionali (foto www.ansa.it)