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Grande guerra: il libro di Stuparich (Il Piccolo 30 ott)

LETTERE

Tra un fiorire d’iniziative, Trieste si accinge a celebrare il novantesimo anniversario della «redenzione». Anche Il Piccolo sta fornendo il suo contributo con articoli, segnalazione di eventi e l’edizione di tre opere che andranno a costituire la «Biblioteca della Grande Guerra».

Ben venga l’impegno editoriale teso a diffondere opere letterarie d’indubbio valore ma perché non approfittare della circostanza per ripubblicare un testo come «Guerra del ’15» di Giani Stuparich? È un libro ormai introvabile, un testo di rara compostezza e incisività che, forse ancor meglio di altre opere, descrive la progressiva presa di conoscenza della tremenda realtà della guerra cui l’autore prese parte, per consapevole scelta, come volontario dell’esercito italiano.

Sarebbe l’occasione per ricordare uno dei pochi intellettuali triestini che, sopravvissuto alla guerra, seppe rimanere fedele ai valori di democrazia e di rispetto delle pluralità nazionali, nella migliore tradizione dell’irredentismo adriatico. Mi auguro che non si debba attendere il centenario per riscoprire una delle testimonianze più coinvolgenti della «Grande Guerra».

Aurelio Slataper

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