Giorno del Ricordo: i messaggi delle istituzioni all’ANVGD (con foto)

Oltre ai messaggi del Presidente Napolitano (https://www.anvgd.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2020&Itemid=111), e delle più alte cariche dello Stato (https://www.anvgd.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1980&Itemid=111) inviati all'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ulteriori indirizzi di saluto sono giunti alla nostra Associazione in occasione del Giorno del Ricordo.

 

Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali,
on. Vannino Chiti:

«L’edificazione del Monumento è un atto di rispetto dovuto nei confronti delle migliaia di vittime di quelle terribili persecuzioni troppo a lungo taciute. Rappresenta la fine della “congiura del silenzio” e l’impegno di tutti affinché orrori del genere non si ripetano.
Desidero augurare […] agli esuli […] di poter riportare a nuova vita il loro straordinario tessuto economico, sociale, culturale […] nell’ambito di […] quell’Europa nella quale l’italianità è una delle componenti essenziali
»
 

Il Ministro per i Diritti e le Pari Opportunità, on. Barbara Pollastrini:

L’istituzione del Giorno del Ricordo è stato un atto di civiltà necessario nel quale tutto il paese si riconosce. E si unisce nell’eguale condanna di quei fatti atroci come una delle pagine più nere della nostra storia. (…) Credo però che la Memoria, il Ricordo, non possano esaurirsi nella sola rievocazione dei lutti e delle tragedie. Essi hanno un senso solo se diventano l’anima di un riscatto possibile. (…) Ricordare dunque non è solo un atto dovuto. E’ rinnovare il cammino verso l’affermazione piena della dignità della persona umana, guidando al tempo stesso ognuno all’approdo alla parte migliore di sé (…)”.

 

Il Viceministro degli Affari Esteri, Sen. Franco Danieli:

Mi è gradito farvi giungere il mio sincero apprezzamento per l’attività che la Vostra Associazione svolge con serietà e impegno per rappresentare i nostri connazionali fuggiti da Istria, Fiume e Dalmazia al termine del secondo conflitto mondiale. Più in generale mi preme esprimere la mia più sentita vicinanza a tutti coloro che si adoperano per tener viva e diffondere la memoria del sacrificio di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo. (…) Quegli accadimenti rappresentano uno dei momenti più bui della storia recente europea. Ritengo che un’adeguata cultura della conoscenza e della storia sia indispensabile anche per evitare il ripetersi di simili atrocità e che l’impegno di ciascun singolo e delle istituzioni sia necessario per assicurare il rispetto della dignità umana e della vita in qualsiasi circostanza (…)”

 

Il Sottosegretario di Stato all’Interno, on. Ettore Rosato:

Faccio pervenire alle Autorità, alle Associazioni e soprattutto agli Esuli presenti, un pensiero di profonda partecipazione all’evento che oggi si celebra con giusta solennità. (…)
Il Monumento che da questo giorno in poi rimarrà a fermo ricordo delle Vittime delle Foibe rappresenta in modo appena adeguato il sentimento di pietà dovuto agli Innocenti che, nelle cavità della terra giuliano-dalmata, precipitarono incontro al loro precoce e iniquo destino.(…)
Dunque, ogniqualvolta la nostra Repubblica, in armonia con Regioni ed Enti locali, delibera e compie un dovuto risarcimento morale nei confronti dei propri figli, è giusto rallegrarsi.
E’ con questo sentimento, di soddisfazione intima e partecipe, che Vi chiedo di accogliermi in comunione d’intenti tra i presenti, cui desidero giunga il mio più caldo saluto."

 

L’ex Presidente della Repubblica e Sen. Francesco Cossiga:

«Caro presidente Zoia, Le sarò grato se in occasione della cerimonia vorrà manifestare ai congiunti delle vittime la mia affettuosa vicinanza.
Al riguardo mi piace ricordare che da Presidente della Repubblica fui il primo a rendere omaggio ai martiri trucidati nelle foibe, a  Basovizza.
Nel Giorno del Ricordo desidero inoltre aderire alle iniziative opportunamente indette da codesta Associazione per conservare e ravvivare la memoria dei tragici eventi che causarono l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, ai quali va il commosso pensiero di tutti gli italiani
».

 

Il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa:

In questa occasione desidero esprimere la vicinanza e la solidarietà di tutta la Marina militare e mia personale.
La “memoria” alimenta i valori fondanti della nostra società e costituisce incommensurabile tesoro da tramandare alle future generazioni.
Nel Giorno del Ricordo, le immagini della tragedia vissuta dagli italiani vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre, saranno rese ancor più vivide grazie al monumento ad essi dedicato.(…)
Desidero esprimere all’Associazione l’apprezzamento di tutta la Marina Militare per l’alto impegno profuso nel conservare e rinnovare il ricordo di quei tragici eventi entrati a far parte del patrimonio storico della nostra nazione
”.

 

Il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Cosimo D’Arrigo:

Desidero esprimere a nome mio e della Guardia di Finanza i sensi della più viva ammirazione per l’impegno costante profuso dai volontari dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia affinché rimanga viva la memoria dei tanti italiani che, all’indomani del secondo conflitto mondiale, subirono vessazioni e sofferenze, fino all’orrenda morte nelle foibe.
Nell’inchinarmi simbolicamente dinanzi al Monumento alle Vittime delle Foibe istriane, rivolgo un commosso pensiero alle tante vittime innocenti di allora e la vicinanza ai familiari di quanti furono barbaramente assassinati o costretti a lasciare le proprie case, i propri paesi e le proprie città.
E ritengo doveroso ricordare, oggi, l’altissimo contributo di sangue offerto dalla Guardia di Finanza in quel buio periodo della storia nazionale ed onorare la memoria dei tanti Finanzieri cui fu riservato l’atroce destino delle foibe, colpevoli solo di essere italiani, di servire l’Italia, sovente dopo aver coraggiosamente difeso la locale popolazione da razzie, vendette e sopraffazioni d’ogni sorta.(…)
Che il Monumento alle Vittime delle Foibe ci induca, dunque, a riflettere sulle tragedie del Novecento, sull’assurdità dell’odio razziale, del giustizialismo sommario e della tumultuosa rivalsa sociale, e -soprattutto- che serva da monito per valorizzare i tratti più nobili della nostra tradizione storica e consolidare i valori di civiltà, pace, tolleranza e solidarietà
”.

 

(foto Univertical Marchiolli)

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