Giorno del Ricordo all’Istituto Deganutti con l’ANVGD Udine

È stato un Giorno del Ricordo di grande ascolto all’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “Cecilia Deganutti” di Udine. Assistevano nell’Aula Magna della scuola il 6 marzo 2025 dalle ore 9 alle 10,45 gli allievi delle classi 4^ A e 4^ B del settore “Relazioni Internazionali e Marketing (RIM)”, accompagnati dai professori Federico Snaidero e Rodolfo Basaldella, di Italiano e Storia.

Il titolo della conferenza con diapositive a cura di Elio Varutti era: «Da profughi a cittadini. Esuli giuliano dalmati tra Friuli e Toscana». È stata l’occasione per parlare della solidarietà mancata nei primi anni dell’esodo e riemersa in un secondo tempo quando, usciti dalle baracche dei campi profughi, gli esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia si integrarono col lavoro, con la casa popolare, la religiosità e con le amicizie con gli autoctoni.

È proprio sui temi della solidarietà in dimensione europea che l’Istituto ‘Deganutti’ ha aderito al progetto “L’Europa che vorrei” dell’Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE) per un concorso promosso da Aiccre FVG e dal Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia. È stata la professoressa Barbara Disnan, docente di Diritto e Economia, a spiegare i termini del progetto, approvato dalla dottoressa Maria Rosa Castellano, Dirigente Scolastico dell’ISIS ‘C. Deganutti’.

L’incontro è stato aperto dal professore Federico Snaidero, che ha effettuato un inquadramento storico della seconda guerra mondiale, dell’armistizio dell’8 settembre 1943 e dei fatti tragici che ne seguirono con l’uccisione nelle foibe.

Dopo aver portato il saluto di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, lo scrittore Elio Varutti ha donato una copia de “La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana”, edito nel 2025, alla Biblioteca dell’Istituto. Dallo stesso autore è stata pure donata una copia de “La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro raccolta profughi Giuliano Dalmati di Laterina 1946-1963”.

Il relatore ha detto che sin dalla copertina de “La patria cercata” c’è una fotografia del 1950, con una folla di persone e tanti bambini al Centro raccolta profughi di Marina di Massa, in provincia di Massa-Carrara, della collezione di Francesco Ostrogovich. Dopo aver perso la patria in Istria, Fiume e Dalmazia, i profughi se la sono cercata nel resto d’Italia, sistemandosi in varie regioni ed anche in Toscana. Non solo a Laterina (AR), nel cui campo profughi transitarono oltre 10 mila individui, ma pure a Lucca, Forte dei Marmi, Marina di Massa e Marina di Carrara. Alcune decine di migliaia di italiani per nascita e per scelta si sparpagliarono a Firenze, Siena, Pisa, Livorno, Arezzo e in altre città del Nord e Centro Italia. Molti di loro transitarono per il Centro smistamento profughi di Udine, che operò in via Pradamano 21, dal 1946 al 1960, accogliendo oltre 100 mila individui. Ci furono insediamenti giuliani tra il 1957 e il 1958 pure in provincia di Pordenone, tra i corsi d’acqua del Cellina e del Meduna. È una storia delle 50 famiglie di esuli istriani fiumani e dalmati con appoderamenti nel Friuli Occidentale, in particolare nelle Villotte fra Roveredo in Piano, San Quirino e nel Dandolo di Maniago (PN).

Varutti ha infine ringraziato Claudio Ausilio, esule di Fiume a Montevarchi (AR) per la collaborazione riservata alle ricerche sui campi profughi in Toscana. Poi si è aperto il dibattito a cura degli insegnanti, mentre gli allievi hanno effettuato, con competenza, alcune ricerche in Internet, sotto la guida del professore Basaldella.

Fino ad oggi il libro “La patria cercata” è stato presentato con successo di pubblico a circoli culturali, biblioteche, scuole e associazioni, con le rispettive autorità istituzionali nel museo di Muggia (TS), in presenza pure di Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste e di Renzo Codarin, presidente dell’ANVGD nazionale. Poi è stato presentato in Consiglio regionale a Firenze, in Consiglio comunale a Laterina Pergine Valdarno (AR), a Palazzo ducale di Massa (MS), a Udine (al Liceo Classico “J. Stellini”, all’Istituto Tecnico Economico “A. Zanon” e all’Isis “C. Deganutti”), a Tavagnacco (UD) e a Zoppola (PN).

Dati dei libri donati

– E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro raccolta profughi Giuliano Dalmati di Laterina 1946-1963, Aska edizioni, Firenze, 2021. In formato e-book dal 2022. Seconda edizione cartacea dal 2023.

– E. Varutti, La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana, Firenze, Aska, 2025, pagg. 17.

Fonte: ANVGD Udine – 11/03/2025

 

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