Mentre ci avviciniamo al 10 Febbraio, Giorno del Ricordo, si fa strada il sentimento di riconoscenza nei confronti del Paese per aver trasformato, con una Legge, il silenzio di decenni, in un’occasione per palesare alla Nazione, e non soltanto, il legame di un popolo con la propria memoria e a quelle pagine di storia del Novecento che hanno segnato la tragedia di tante famiglie. Le medesime che oggi si trasformano nella speranza di poter crescere e costruire.
Ecco perché è con estrema sensibilità che FederEsuli esprime la propria gratitudine a quelle persone, dagli storici ai testimoni, dai giovani agli artisti ed autori, che in questa giornata, anche quest’anno, si spenderanno per sottolineare il duro percorso della storia del Novecento al confine orientale.
Sono tutti impegnati ad informare in modo giusto, obiettivo e puntuale sulle pagine di storia che ci riguardano.
Spesso però, come abbiamo avuto modo di rilevare e denunciare ogni anno, si fanno avanti e offrono la propria interpretazione, individui di poco scrupolo, per non dire dei negazionisti, il cui unico fine è quello di sminuire la portata di una tragedia spesso considerandola la normale conseguenza della contrapposizione bellica, nazionale ed ideologica.
Ecco perché chiediamo a tutti coloro – amministrazioni, scuole, circoli, enti, testate giornalistiche – che, dovendo operare una scelta, si trovassero a dubitare della legittimità di un intervento, di un articolo, di una conferenza, di consultare le nostre associazioni, affinché ciò che la legge ci concede non ci venga tolto, o semplicemente vanificato, da un approccio indicibile di genti di poco scrupolo e spessore.
Cav. Renzo Codarin
Presidente FederEsuli
Renzo Codarin, presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dalmati