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Gente d’Italia – 25.04.08 – Cause e caratteristiche dell’emigrazione giuliano-dalmata

Dalla nostra redazione di Montevideo, Federica Manzitti

Già nella seconda metà dell`Ottocento sono state segnalate numerose presenze di persone originarie da tali aree geografiche (allora facenti parte dell`Impero Austro-ungarico) , le quali esercitavano commerci ed attività marittime in Australia ed in alcuni Paesi del Sud America, in particolare in Argentina, in Brasile ed in Uruguay,

I flussi migratori di maggiore consistenza hanno avuto luogo nel Novecento, a partire dal periodo successivo alla prima guerra mondiale.

Sono continuati, in relazione agli avvenimenti che hanno interessato la Venezia  Giulia, le città di Trieste e di Gorizia, l`Istria, la zona di Fiume, il Quarnero e la Dalmazia, verso la fine e dopo la conclusione della seconda guerra mondiale.

Infatti le cause e le caraterestiche dell`emigrazione giuliano-dalmata sono sostanzialmente diverse da quelle tradizionali dell`emigrazione dalle altre regioni italiane, a cominciare dal Veneto e dal Friuli, riconducibili alle condizioni di miseria delle popolazioni e dalla ricerca di una vita migliore altrove. +

Le motivazioni dell`emigrazione giuliano-dalmata, infatti, sono direttamente connesse alle travagliate vicende storico-politiche che hanno ripetutamente e drammaticamente coinvolto in questo secolo le terre del confine Nord-Orientale dell`Italia.

Per questo si possono definire alcuni periodi principali: fra la fine degli anni Venti e gli anni Trenta e poi alla fine dalla seconda guerra mondiale, per motivi diversi, dall`area giuliana, ed in particolare dalle province di Trieste e di Gorizia; nel periodo del 1943 alla fine degli anni cinquanta, in cui è avvenuto in grande esodo della popolazione italiana dell`Istria, da Fiume, dal Quarnero e dalla Dalmazia;

nel periodo dal 1953 alla fine degli anni Cinquanta, in cui vi è stata una notevole emigrazione dall`area triestina verso l`Australia.

Il fenomeno delle emigrazioni di massa si è esaurito negli anni Sessanta.

Da queste zone, comunque, va segnalata una costante migrazione di carattere professionale, dirigenziale ed in taluni casi anche imprenditoriale, inziata dai primi decenni del secolo verso varie parti del mondo e, successivamente, sviluppatasi in misura crescente nelle diverse epoche ed in relazione alle varie opportunità fino ai nostri giorni.

 

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