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FVG: tutela dei dialetti, sfida nel centrodestra (Il Piccolo 16 set)

TRIESTE Le parlate locali tornano di attualità. Piero Camber torna alla carica e, dopo avere presentato come primo firmatario una proposta di legge per la tutela dei dialetti regionali agli sgoccioli della precedente legislatura, ci riprova e stavolta sicuramente con maggiori possibilità di successo, anche se la questione rischia di portare attriti nella maggioranza. Accanto a lui, infatti, ci sono altri esponenti del centrodestra a rappresentare tutto il territorio regionale: tra i pidiellini ci sono il goriziano Gaetano Valenti e il cividalese Roberto Novelli, l’Udc firma con l’udinese Giorgio Venier Romano e c’è anche il consigliere dei Pensionati, Luigi Ferone. Manca però la Lega che oggi presenterà una sua proposta di legge analoga: «La Lega vuole andare avanti con un suo progetto autonomo – sostiene Camber – ma si sa che in politica talvolta si fanno le corse per chi arriva prima. Noi eravamo disponibili a un percorso unitario e comunque se la Lega, o se l’opposizione, vuole presentare un proprio progetto ben venga. Istituiremo un comitato ristretto in commissione e cercheremo di estrapolare un testo unico». La Lega però non ci sta a fare la parte di chi vuole agire in solitaria e con il vicecapogruppo Federico Razzini sostiene di «avere voluto lavorare insieme sin dall’inizio della legislatura ma qualcuno ha voluto giocare d’anticipo. Vorrà dire che cercheremo di collaborare dopo e che ci saranno due proposte: melius abundare quam deficere».

La proposta di legge di Pdl, Udc e Pensionati prevede la tutela e la valorizzazione dei dialetti presenti in Friuli Venezia Giuila, dal triestino al veneto di Pordenone, dall’istroveneto al bisiaco, dal graisan al resiano. L’obiettivo è ottenere il sostegno della Regione, quantificato in 500 mila euro all’anno, per attività culturali (letteratura, teatro, musica) ma anche per la ricerca storico-linguistica e per iniziative nelle scuole. «Non c’è una contrapposizione con il friulano – precisa Camber – ma è giusto fare in modo che tutti gli abitanti di questa Regione siano posti in condizione di pari dignità». Alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge c’era anche Bruno Cappelletti, il presidente dell’Armonia e cioé dell’associazione che riunisce le compagnie teatrali dialettali di Trieste, che ha consegnato a Camber nella sua veste di presidente della commissione cultura le 6.000 firme raccolte dall’associazione a supporto di una legge di tutela dei dialetti. «Come presidente della commissione – ha assicurato Camber – ritengo che i tempi per iniziare l’iter di approvazione della legge saranno abbastanza stretti».

Roberto Urizio

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