Immediate le ripercussioni politiche alla polemica nata attorno al convegno che l’Anpi ha organizzato per sabato sulle foibe invitando la Kersevan, contestata dalle associazioni giuliano-dalmate. Tanto che il sindaco Marzio Favero ha chiamato il presidente dell’Anpi, Sergio Brunello, invitandolo a rinviare ad altra data, non a ridosso del Giorno del Ricordo, l’incontro con la ricercatrice, e in contradditorio con altri storici non negazionisti, altrimenti il Comune doveva ritirare il suo patrocinio. E ieri sera si è riunito il direttivo dell’Anpi per decidere. È stata una riunione molto dibattuta. Inizialmente erano propensi a concedere un rinvio di una settimana a patto che non ci fossero altre condizioni e che il Comune aiutasse nel far conoscere lo spostamento di data, ma poi è prevalsa la decisione di andare avanti con il programma iniziale.
«Dopo una ulteriore consultazione», spiega Sergio Brunello, «abbiamo deciso di non cambiare data perché non avrebbe senso. Chiediamo di farla anche senza patrocinio. Se non ci danno l’auditorium la faremo altrove». Era stata una giornata di fibrillazione, quella di ieri, nelle stanze del municipio. E fioccavano dichiarazioni di fuoco. «Ma se anche fossero stati tutti fascisti e collaborazionisti, cosa che non è», diceva il capogruppo del Bellona, Benedetto Pinto, «sono giustificabili quegli eccidi? Sono atti giustificabili? Penso che a 60 anni da quelle vicende vada ritrovata la serenità e si possano ricordare tutti i morti senza operazioni negazioniste».
«Non è una iniziativa accettabile», tuonava il capogruppo leghista Michele Toaldo, «ho parlato col sindaco e toglierà il patrocinio all’iniziativa dell’Anpi».
Il sindaco Favero sceglieva di muoversi coi piedi di piombo: «Ci sembrava una cosa, ne è risultata un’altra e il Comune non può collaborare a questo incontro proprio a ridosso del Giorno del Ricordo, che è stato istituito dal presidente Napolitano e non da un qualche esponente della destra», dichiarava, «in democrazia tutti hanno il diritto di parlare e di confrontarsi, quando ero assessore in Provincia ho sempre appoggiato l’Istresco anche contro i miei colleghi di partito. Non posso certo essere tacciato di voler fare censure, ma mi sembra inopportuno che a parlare nel Giorno del Ricordo sia questa storica “riduzionista”. Sarebbe come chiamare un fascista a parlare alle celebrazioni del 25 Aprile o Nolte al Giorno della Memoria. Quindi ho invitato il presidente dell’Anpi a rivedere la loro iniziativa, ad effettuarla in un altro periodo e in contradditorio con altri storici».
L’Anpi ha deciso di mantenere inalterata la data, patrocinio o no del Comune. E così sabato convegno sulle foibe e contestazione dei giovani forzisti. Intanto per la cronaca venerdì ci sarà Arrigo Petacco a parlare agli studenti dell’It «Einaudi» delle foibe.
Enzo Favero
www.tribunatreviso.it 6 febbraio 2013