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FINI: DA TRIESTE MESSAGGIO DI COESIONE

'Mi piace pensare che da Trieste, come dagli altri luoghi d'Italia dove si celebra oggi la giornata del ricordo, possa giungere un messaggio di coesione e di solidarieta' per l'intera comunita' nazionale''. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, questo pomeriggio a Trieste, nel corso della cerimonia per il Giorno del ricordo.

''In questa giornata, e in tutte le altre che scandiranno il centocinquantenario, e segnatamente il 17 marzo, dovra' essere ribadito il principio che la prima grande ricchezza del Paese e' il legame solidale che tiene unito il suo popolo – ha aggiunto Fini -. E' una ricchezza morale che diventa anche uno dei fattori originali e strutturali della ricchezza economica, perche' il vincolo unitario di una nazione puo' accrescere sia la fiducia collettiva sia il capitale sociale''. Per il presidente della Camera, infatti, la tragedia delle foibe ''sia dall' ideologia comunista che dal fanatismo panslavista. Le motivazioni di queste aggressioni agivano nell'impasto di sentimenti criminali che oggi devono portare al coraggio di rivedere alcune decisioni prese anche a livello politico e istituzionale''.

(ASCA)

 

''Non vi sono dubbi sull'opportunita' morale di revocare onorificenze date in passato a dirigenti jugoslavi che si resero responsabili della tragedia delle foibe e dell'esodo''. Cosi' il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, a Trieste, durante la cerimonia per il conferimento dei riconoscimenti ai familiari di vittime delle foibe, in occasione della Giornata del ricordo. Il Presidente Fini ha fatto riferimento ad una precisa richista avanzata nei giorni scorsi da associazioni degli esuli.

(ASCA)
 

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