29.05.2025 – Il 2025 è l’anno in cui Gorizia è Capitale Europea della Cultura assieme a Nova Gorica e quindi l’argomento di éStoria, il Festival Internazionale della Storia che si svolge nel capoluogo isontino ed ègiunto quest’anno alla sua XXI edizione, è proprio Città.
Come consuetudine, l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è presente con alcuni panel attraverso i quali raccontare la propria prospettiva anche su questi argomenti. Con la collaborazione della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, l’ANVGD sarà presente domenica 1 giugno in 3 appuntamenti.
GO!2025 è peraltro la prima Capitale Europea della Cultura transfrontaliera, proprio nel cinquantennale del Trattato di Osimo, che pose ufficialmente fine alla travagliata definizione del confine italo-jugoslavo dopo la Seconda Guerra Mondiale. In mezzo secolo si è passati dalle proteste dei triestini e degli esuli istriani ad una cooperazione italo-slovena portata a esempio dalle istituzioni europee. A tal proposito alle ore 12:00 presso l’Aula Bommarco (Corso Verdi, 4 – Gorizia) ci sarà la tavola rotonda 1975-2025 La frontiera adriatica dal Trattato di Osimo a Gorizia Capitale Europea della Cultura con gli interventi di Rodolfo Ziberna (Sindaco di Gorizia), Davide Rossi (Università degli Studi di Trieste) e Mauro Manca (direttore dell’ecomuseo Egea dedicato all’esodo giuliano-dalmata) coordinati da Lorenzo Salimbeni (Responsabile comunicazione FederEsuli).
La borgata di Fertilia in Sardegna fu una delle ultime città di fondazione del progetto urbanistico fascista, tanto che rimase incompleta causa lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Nell’immediato dopoguerra tuttavia la sparuta colonia di contadini veneti e ferraresi che vi si era insediata accolse centinaia di esuli istriani, fiumani e dalmati alla ricerca di una nuova vita. Ne parleranno nuovamente in Aula Bommarco alle ore 17:00 nel panel Fertilia, l’ultima città di fondazione, la prima città degli esuli Lorenzo Salimbeni e Mauro Manca, autore del libro Fertilia tra inclusione e rinascita. Storia della prima città europea (Panoramika, Alghero 2024).
Di esodo giuliano-dalmata si parlerà anche nel panel Roma, “città aperta”: dal Villaggio Giuliano-Dalmata al Quartiere Giuliano-Dalmata alle ore 18:30 a Palazzo de Grazia (Via Oberdan, 15 – Gorizia) con gli interventi di Donatella Schürzel (Vicepresidente nazionale ANVGD) e Maria Grazia Chiappori (componente dell’Esecutivo del Comitato di Roma dell’ANVGD), entrambe Dottori di Ricerca in Storia dell’Europa all’Università degli Studi La Sapienza di Roma. L’effettiva capacità della capitale di aprirsi a tutti nel corso della sua storia, ha permesso che il luogo di profuganza del mondo esule a Roma divenisse invece luogo di rinascita e riscatto, tanto da divenire nel corso del tempo Quartiere, giuridicamente riconosciuto per la sua struttura organizzativa, amministrativa, sociale e per i monumenti storici ed artistici nonché per la capacità di interrelazione con gli altri cittadini e le istituzioni. Ad oggi unico caso in Italia.