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Esuli istriani si rincontrano dopo 56 anni in TV – 13feb13

Si sono rincontrati dopo 56 anni proprio nel giorno del ricordo, il 10 febbraio, due esuli istriani cresciuti nel campo profughi di Marina di Carrara. E lo hanno fatto, commossi, in diretta tv, al telegiornale di Ttnews 24 (canale 672 del digitale terrestre). Uno di loro nella nostra città si è fermato: si tratta di Vittorio Miletti, noto anche per essere il segretario dell’Associazione Nazionale Venezia e Dalmazia di Massa Carrara. L’altro, Giuseppe Furlan, emigrò per motivi calcistici (ha giocato anche in serie B), e poi ha girato tutta la Penisola per stabilirsi poi definitivamente a Genova. 

 

Il destino ha disegnato per loro una vita fatta di incontri e separazioni. Fuggirono insieme dall’Istria dopo il trattato di Parigi del 1947 che assegnò la regione alla Jugoslavia di Tito, scegliendo di diventare (anzi, di rimanere) cittadini italiani. Si ritrovarono qualche mese dopo a Brindisi, dove frequentarono insieme il collegio a indirizzo nautico Niccolò Tommaseo, insieme ad altri cinquecento giovani profughi. Infine le loro strade si intersecarono ancora al campo di Marina di Carrara, dove arrivarono insieme e abitarono per diversi anni e dove la loro amicizia divenne ancora più stretta. “Passavamo insieme intere giornate – ricorda Vittorio Miletti – e per un paio d’anni abbiamo anche giocato insieme a calcio nel Marinella”. “Vittorio era un attaccante formidabile – precisa Furlan – molto più dotato di me, tant’è che lo acquistò il Genoa. I casi della vita hanno portato me a diventare un calciatore professionista e lui a intraprendere la carriera militare”.

 

L’incontro televisivo tra i due vecchi amici è stata anche l’occasione per ricordare la vita nel campo “Per me quelli trascorsi a Marina di Carrara sono stati anni bellissimi, forse i miglior della mia vita – ha spiegato Furlan – anche se mi rendo conto che questo derivava più dall’età che non da un reale benessere. Vivevamo ammassati in due stanze piccolissime e ricordo gli occhi dei miei genitori che non erano certo quelli di persone felici, soprattutto per la consapevolezza di aver lasciato in Istria un pezzo della loro vita”.

 

Assieme a Furlan c’era la moglie Lucia de Tonetti, anche lei cresciuta al campo di Marina di Carrara, dov’è sbocciato il loro amore: “Giuseppe si è dichiarato per la prima volta quando aveva 14 anni, io ne avevo 13. Da allora siamo sempre stati insieme e oggi abbiamo due figli e quattro nipoti”. Il ritorno a Carrara dopo 56 anni è stata per loro anche l’occasione di visitare di nuovo il campo: “Non è molto diverso da allora – ha notato Lucia – ho ritrovato anche le due stanzette dove abitavo con i miei genitori”. Per Lucia però l’infanzia è stata drammatica e i ricordi tragici superano di gran lunga quelli gradevoli: “Mio padre in Istria era un giudice, quando emigrammo ci ritrovammo alla sbando. Suo fratello all’improvviso sparì, probabilmente è finito in una foiba. Noi riuscimmo a salvarci, ed eccoci qua”.

 

(fonte www.ttnews24.it  11 febbraio 2013)

 

 

 

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