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E adesso questo pesce come lo cucino? (Voce del Popolo 01 ott)

UMAGO – "E questo pesce, come lo cucino"? Una frase che si sente spesso anche dalle nostre parti. Qualcosa sta effetivamente cambiando, anche nel mare. La tropicalizzazione del Mediterraneo e dell'Adriatico, a causa dell'innalzamento della temperatura terrestre, sta comportando un costante flusso di alghe e pesci, anche dalle nostre parti. Le alghe, altamente invasive, portate dalle navi e dalle acque di zavorra, tappano le tane dei pesci e riducono la capacità della posidonia di produrre ossigeno. Non di raro, oramai, nella rete dei pescatori istriani finiscono pesci diciamo un po' strani. Danilo Latin, per esempio ci ha detto di aver liberato e buttato in mare in pochi giorni due tartarughe che si avvicinavano al quintale di peso. Nerio Kocijanćić di San Lorenzo ha preso invece tre barracuda.

Il mare oramai, chissà per quale motivo, ci porta un po' di tutto, pesce palla, barracuda, pesce balestra, ricciole di fondale, pesce sciabola, pesce spatola, in altre parole una quantità di pesci non proprio abituali frequentatori del nostro mare. Molti esemplari sono stati presi al largo, fra Umago e Cittanova. In molti casi i pescatori non hanno saputo riconoscerli, e sono dovuti ricorrere al manuale. Stando agli esperti il mare ci sta portando, a causa dell' innalzamento della temperatura dell'acqua, e per l'effetto delle correnti marine, un centinaio di pesci "stranieri", ma anche squali, testuggini, tartarughe, molluschi, alghe e quant'altro può essere trasportato dal mare o dalle chiglie delle navi.

Un fenomeno particolarmente diffuso negli ultimi anni che ci parla un po' della salute del nostro mare che a quanto sembra è sempre meno buona. E ogni volta che i pescatori prendono qualcosa di diverso dal solito, si chiedono poi se quella "cosa" possa anche essere cucinata: sì, insomma, se è commestibile. Curiosità certo di un'ambiente che cambia e che muta a causa del clima, sempre più pazzo, ma anche delle correnti marine.

Per quanto concerne la stagione di pesca, questa non è iniziata troppo bene, visto che le reti sono sempre piene di fango. In altre parole, si sporcano due-tre ore dopo essere state calate. Finora le sogliole non si sono fatte vedere, mentre le orate sono poche, rispetto allo scorso anno. Parola di chi di pesca ci vive.

Franco Sodomaco

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