ANVGD_cover-post-no-img

Disoccupati, sfondato in Croazia il tetto di 300.000 (Voce del Popolo 27 ago)

Il numero dei disoccupati in Croazia ha superato quota 300.000. Si conclude così il periodo durato circa due mesi in cui il numero delle persone in cerca di lavoro si manteneva al di sotto di questo tetto soglia. Nel 2012 il mese più critico per quanto riguarda la ricerca di un’occupazione è stato marzo, che ha visto registrati ben 339.000 disoccupati. Stando alla situazione attuale, però, il record potrebbe venir superato entro la fine dell’anno. Negli ultimi cinque mesi circa 40.000 persone hanno trovato lavoro nel settore del turismo che con la fine della stagione potrebbero entrare di nuovo nelle liste di mobilità facendo lievitare ulteriormente il numero di quanti sono alla ricerca di un lavoro. Alla categoria dei lavoratori stagionali si potrebbero affiancare anche i lavoratori provenienti dagli altri settori produttivi.

Anche se le previsioni della Banca nazionale croata, risalenti a pochi mesi fa, avevano stimato la perdita di circa 30.000 posti di lavoro entro la fine dell’anno, questa cifra, secondo i dati attuali, potrebbe superare di gran lunga le previsioni. La crisi occupazionale potrebbe durare fino ai primi mesi del 2013 visto che tutti i settori dell’economia croata risentono profondamente della recessione e non offrono la possibilità di procedere con nuove assunzioni. Sono in scadenza anche i contratti di circa 11.000 disoccupati di lungo periodo e si stanno esaurendo pure le misure occupazionali promosse a livello statale.

Negli ultimi quattro anni erano i privati quelli che tagliavano i posti di lavoro con un crollo complessivo del numero di occupati di circa 150.000 unità. Ora aumentano pure le persone che risultano occupate in ditte artigianali proprie oppure che provvedono al pagamento della propria assicurazione pensionistica, pur di avere almeno una garanzia per il futuro. Uno dei fattori determinanti della crisi rimane l’aumento incessante del numero di pensionati. In quattro anni in Croazia la categoria è aumentata di ben 77.000 unità.

Le maggiori aspettative e nuove misure occupazionali si attendono dal settore pubblico, che viene considerato essere quello che dovrebbe procedere ad interventi per far diminuire il numero di disoccupati. Bisogna considerare però che l’aumento del numero di disoccupati è purtroppo una conseguenza naturale dello stallo nell’economia e in generale della produzione. Secondo gli esperti anche in seguito a una crescita del Pil i risultati sul mercato del lavoro si farebbero sentire soltanto dopo un periodo prolungato.

Attualmente sono circa 56.000 persone senza alcun tipo di esperienza lavorativa in attesa di un’occupazione. Si tratta perlopiù di giovani fino ai 25 anni d’età, oltre ai circa 140.000 disoccupati di lungo periodo. Il maggior numero di persone alla ricerca di un lavoro si trovano nell’entroterra croato, in Slavonia e nelle Regioni interne. Solamente l’Istria e la Città di Zagabria hanno un tasso di disoccupazione inferiore al 10 p.c. Anche in queste aree però negli ultimi quattro anni tale cifra è aumentata più del doppio. Secondo gli esperti il numero di disoccupati entro aprile 2013 potrebbe variare da un minimo di 350.000 fino a un massimo di 400.000 unità.

(fonte “la Voce del Popolo” 27 agosto 2012)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.