19.09.2025 – La sera dell’8 settembre 1943 la notizia dell’armistizio colse impreparate le truppe del Regio Esercito. Pochi negli alti comandi avevano ricevuto indicazioni in merito a quel che stava per accadere e la trasmissione delle informazioni lungo la catena di comando era stata lenta e poco chiara, temendo fughe di notizie. “Tutti a casa” e “La guerra è finita” furono i pensieri più ricorrenti in un esercito in linea di massima stanco, demotivato e logorato, agevolando così le manovre delle truppe tedesche che si imposero facilmente tanto nel territorio metropolitano quanto nelle aree di occupazione. Centinaia di migliaia furono i soldati inviati ai campi di concentramento come Internati Militari Italiani (non ottenendo così lo status di prigioniero di guerra), pochi gli episodi di resistenza. Le popolazioni del confine orientale italiano fecero le spese di questo vuoto di potere, trovandosi in balia delle formazioni partigiane comuniste jugoslave, le quali fecero facile bottino di armi, munizioni e viveri abbandonati dalle truppe italiane ed imperversarono in Istria e Dalmazia scatenando la prima ondata di stragi nelle foibe (un migliaio le vittime).
Tra i pochi casi di resistenza di fronte all’offensiva tedesca uno dei più celebri riguarda la 33a Divisione di fanteria Acqui, dislocata nelle isole Ionie: fu annientata, ma dopo aver combattuto attendendo invano supporto britannico. Se ci fossero stati soldati così motivati in Istria, nell’autunno del ’43 ci sarebbero stati probabilmente meno lutti… A ricordare questo drammatico fatto di sangue è fortemente impegnata l’Associazione Nazionale Divisione Acqui (ANDA), con sede a Verona, dove ogni anno si celebra la cerimonia ufficiale commemorativa, al cospetto del monumento nazionale dedicato ai soldati della Divisione Acqui. La Acqui rappresenta pertanto un modello di abnegazione e di senso del dovere che il Comitato provinciale di Verona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha voluto onorare anche quest’anno. Una rappresentanza dell’ANVGD Verona ha, infatti, partecipato alla solenne cerimonia in commemorazione dell’82° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia e a Corfù dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943. Erano presenti le massime Autorità Civili, Militari e Religiose di Verona.
