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Dante e Tommaseo a Rovigno (La Voce del Popolo 02 lug)

ROVIGNO – Il Collegio professionale interregionale per i docenti di lingua italiana della minoranza nazionale italiana si è riunito martedì mattina al Centro di Ricerche storiche di Rovigno. Circa una ventina di docenti hanno assistito alla presentazione del professore Giovanni Radossi, direttore del centro, che ha parlato della ristampa della “Divina Commedia” di Dante Alighieri edita dal CRS con le note ed i ragionamenti originali di Niccolò Tommaseo, e delle pubblicazioni sui dialetti istroveneti e istrioti e sulla toponomastica istriana realizzati dal centro.
Radossi ha spiegato che il progetto della ristampa della Commedia di Dante commentata da Tommaseo e pubblicata tra il 1865 e il 1868 a Milano dall'editore Francesco Pagnoni, è stata finanziata dalla regione Friuli Venezia Giulia per celebrare la produzione in lingua italiana sul nostro territorio.

Va ricostruito il monumento a Niccolò Tommaseo

La scelta di utilizzare i commenti di Tommaseo è nata proprio dall’intento di spiegare l’importanza che questo giornalista e filologo originario di Sebenico ha avuto nel propagare la culturale italiana nel mondo, senza l’intenzione di creare tensioni politiche e nazionaliste, scegliendo un personaggio amato e rispettato da tutti i punti di vista. Il direttore lo ha definito come il padre moderno della lingua italiana, inoltre ha aggiunto come diversi sono i parallelismi tra questa figura storica e le istituzioni della nostra minoranza che da anni hanno divulgato l’identità culturale italiana da una posizione limitrofa rispetto alla madre patria. La ristampa costata circa 80 mila euro è formata da tre volumi di 700 pagine con 400 illustrazioni, ed è un’opera dal grandissimo valore storico e tecnico. Radossi ha poi raccontato dell’iniziativa proposta dal centro di richiederà al sindaco di Sebenico di ricostruire il monumento dedicato a Tommaseo che fu gettato in mare durante la liberazione della città dalle forze partigiane, dato che il centro possiede diverse immagini del busto nel proprio archivio.

Dialettologia: 5 i vocabolari finora pubblicati dal CRS

Parlando della produzione di dialettologia del centro sono cinque i vocabolari finora pubblicati. Si tratta di quello dignanese, vallese, rovignese, capodistriano e del dialetto di Gallesano. Mentre sono in stampa il vocabolario del buiese, di Marino Dusič, e del polese, di Giuseppe Orbanich, il direttore del CRS ha invitato tutti i docenti presenti ad intraprendere un lavoro di ricerca dei dialetti e della toponomastica dei propri comuni di residenza, assicurando tutte le disponibilità tecniche e finanziare del caso per arricchire ulteriormente il ricco fondo della biblioteca del centro, dato che ogni contributo ha una valenza storica e culturale assoluta.

Preparativi per l’anno scolastico 2008/2009 e stage d’aggiornamento

La seconda parte del Collegio docenti, condotta dalla professoressa Maria Bradanović, consulente superiore per la lingua italiana, è stata incentrata sulla verifica e la valutazione dei temi scritti di lingua italiana degli esami nazionali e sulla programmazione per l’anno scolastico 2008/2009. I programmi per le scuole elementari sono al momento in attesa di approvazione da parte del Ministero per la Cultura. Per quanto riguarda i corsi di aggiornamento professionale il prossimo 8 luglio si terrà un seminario di sei giorni in Liguria, dove i docenti potranno assistere a diverse relazioni sulla produzione genovese in lingua italiana dal Montale a Caproni passando per i cantautori degli Anni 60, a cura degli esperti dell’Università degli Studi di Genova. A novembre partirà il corso di aggiornamento dei docenti di lingua italiana voluto dal settore per l’educazione e l’istruzione dell’UI presso la facoltà Ca’ Foscari di Venezia , dove in cinque giorni di lavoro intenso i professori lavoreranno con gli esperti del Laboratorio Itals, una struttura del Dipartimento di Scienze del Linguaggio dell’Università che si occupa di linguistica, dalla linguistica diacronica e computazionale allo studio dei disturbi del linguaggio, di glottodidattica, cioè dell’acquisizione e dell’insegnamento delle lingue, di pianificazione e politica linguistica e di ricerca sulla didattica dell’italiano e ovviamente di formazione dei docenti, intesa come processo in cui i docenti entrano in una comunità di formazione e autoformazione permanente.

Sandro Petruz

 

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