ANVGD_cover-post-no-img

Dalla prima riunione della nuova giunta del Libero Comune di Fiume in Esilio – 15gen16

 

L’appello che rivolgiamo a tutti voi e che avrete subito visualizzato con i colori della nostra bandiera nella pagina accanto, è stato deciso alla prima riunione di Giunta dopo le elezioni per il rinnovo delle cariche, svoltasi a Padova  in un clima di sano confronto, a fine novembre.
Ed è direttamente riconducibile al primo punto dell’ordine del giorno, subito portato a conoscenza di tutti dal Sindaco Guido Brazzoduro. La famosa  legge 72 del 2001 che ha permesso di  portare a termine tanti progetti dell’associazionismo  giuliano-dalmato, ha determinato anche un implicito disagio per lo sfasamento con cui vengono erogati i finanziamenti, tra anticipi e saldi, e di anno in anno.
Ormai da tre anni tutto procede a singhiozzo,  la rendicontazione non determina  l’immediata risposta con l’arrivo  dei fondi necessari e già per altro decisi  e spesi. Spesso, come per il cane che si morde la coda, si crea un circolo vizioso che non risolve le situazioni divenute sempre più difficili. I progetti sono stati realizzati con gli anticipi delle associazioni  stesse, ed oramai l’asfissia è generale,  si è dato fondo a tutte le risorse e  se non dovesse soccorrere la buona volontà dei nostri associati, saremmo costretti a bloccare parte o tutta l’attività.
Da qui l’appello rivolto ai Fiumani con  un messaggio di fondo molto esplicito:  se vogliamo continuare ad esistere,  deve esserci anche un ritorno al passato  quando gli unici finanziamenti  erano quelli che riusciva a produrre la  nostra gente con i contributi volontari  di sostegno al Libero Comune. Due le  ragioni che ci spingono a muoverci in  questo senso: il desiderio di continuare  ad esistere, la libertà che ci viene  dall’autofinanziamento.
Ecco perché la Giunta ha votato una  proposta importante: l’introduzione della  quota associativa. Decisione supportata, ancora una volta, da due riflessioni.
Ovvero, in questo modo il contributo  di base al finanziamento dell’attività del  Libero Comune sarà equamente distribuito, salvaguardando possibilmente le  elargizioni libere e volontarie anche di  altra entità e, secondo, si potrà procedere   ad una verifica dello stato dell’anagraficadel Libero Comune che nel  corso delle ultime elezioni ha rivelato  l’esistenza di carenze ed inesattezze.
La  quota associativa sarà di tre tipologie:  socio ordinario (30 euro l’anno), famigliari  (15 euro l’anno) e soci sostenitori  (15 euro l’anno). Per tutti in omaggio  i sei numeri de La Voce di Fiume, che gode, ancora, del contributo ministeriale,  anche se con il denunciato ritardo.
Ma se il Libero Comune potesse contare  su un patrimonio autonomo, anche anticipare  le spese in situazioni di necessità estrema, renderebbe il tutto possibile,  semplice e prevedibile.
Molti altri i punti toccati durante la riunione  che verranno approfonditi prossimamente.  Come le nostre visite a Fiume  da estendere ai soci con un servizio di  raccolta, trasporto e soggiorno o l’idea di   organizzare un’altra edizione di Sempre Fiumani, il nostro incontro mondiale.
Su tutto ciò vi terremo debitamente informati,  sia attraverso il giornale che tramite  il sito internet che stiamo costruendo  e che ospiterà anche la nostra Voce in  formato Pdf. Ma questo sarà argomento  del nostro prossimo numero di gennaiofebbraio   che raccoglierà anche il dibattito  delle prossime riunioni di Giunta.
Alla  prima riunione erano presenti oltre al  Sindaco Brazzoduro e al segretario Mario  Stalzer: Laura Calci, Egone Ratzenberger,  Maurizio Brizzi, Marino Micich, Claudia  Rabar, Claudia Matcovich, Franco Papetti,  Lucio Cattalini, Fulvio Mohoratz e, su invito del Sindaco, il direttore del giornale La Voce di Fiume.-

 

Il Libero Comune di Fiume in esilio si trova in una  situazione drammatica per:
· Diminuzione degli Esuli di prima generazione
· Taglio dei finanziamenti statali
· Aumento dei costi di spedizione, gestione, amministrazione

Aiutateci a sopravvivere
· Per trasmettere la nostra storia
· Per continuare a sentirci parte della nostra Città
· Per il nostro senso di appartenenza
· Per dimostrare che ancora ci siamo e che i Fiumani sanno rimboccarsi le maniche e fare da soli

 

IBAN IT54J0103012191000000114803

 

(da “La Voce di Fiume” – dicembre 2015)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.