Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema si è recato il 10 gennaio in visita a Lubiana per una serie di incontri istituzionali con il suo omologo Rupel, con il primo ministro Janez Jansa e con il presidente della Repubblica, Janez Drnovsek. Nell’agenda era previsto un primo confronto sui problemi relativi ai beni abbandonati dagli esuli italiani e al loro diritto di ottenere restituzioni e risarcimenti. D'Alema l’ha definita una «questione delicata», il cui «risarcimento – ha aggiunto – va ridiscusso assieme a Lubiana e Zagabria». Circa il «fondo che è stato diviso tra Slovenia e Croazia [Stati succeduti negli obblighi alla Jugoslavia, n.d.r.] mai l'ltalia è stata interpellata a riguardo».
Detto fondo, peraltro, nel quale i due Stati successori hanno versato una determinata cifra quale risarcimento all’Italia, è fermo al 1993 e «quindi – ha soggiunto D’Alema – si pone il problema della sua rivalutazione». In definitiva, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha ribadito la necessità di rinegoziare gli Accordi di Roma del 1980.
Detto fondo, peraltro, nel quale i due Stati successori hanno versato una determinata cifra quale risarcimento all’Italia, è fermo al 1993 e «quindi – ha soggiunto D’Alema – si pone il problema della sua rivalutazione». In definitiva, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha ribadito la necessità di rinegoziare gli Accordi di Roma del 1980.