Nel 2020 una città croata potrà fregiarsi dell’ambito titolo di Capitale europea della cultura. Lo hanno stabilito ieri a Bruxelles i ministri della Cultura dei Paesi membri dell’Unione europea, che hanno fissato lo scadenzario della manifestazione dal 2020 al 2033.
Il ministro della Cultura della Repubblica di Croazia, Andrea Zlatar Violić, che ha partecipato al vertice in veste di osservatrice, ha annunciato che il bando di concorso per la scelta della città che rappresenterà il Paese sarà pubblicato nell’autunno di quest’anno. “Il concorso si svilupperà in due fasi. La commissione giudicatrice sarà composta da esperti europei e indipendenti, al fine di evitare azione di lobbying”, ha spiegato il ministro Andrea Zlatar Violić. Di recente le città di Fiume e Spalato avevano proposto la loro candidatura per fregiarsi del titolo di Capitale europea della cultura.
Nell’aprile scorso il capoluogo quarnerino è stato il primo a ufficializzare l’intenzione di avanzare la propria candidatura. L’intento della municipalità è quello di rivitalizzare le aree oggi inutilizzate, in particolare quelle che un tempo avevano ospitato importanti complessi industriali e che oggi rappresentano un’immensa opportunità per lo sviluppo delle attività culturali.
Nell’illustrare il progetto, il responsabile della Direzione municipale per la cultura, Ivan Šarar, aveva menzionato progetti relativi al recupero del complesso dell’ex zuccherificio, la riforma del Teatro nazionale croato Ivan de Zajc – al quale dovrebbe essere affidata la gestione della Casa croata di cultura di Sušak –, e la possibilità di affidare a organizzazioni indipendenti la gestione di determinati spazi.
Concepito come un mezzo per avvicinare i vari cittadini europei, il progetto venne lanciato nel 1985 dal Consiglio dei ministri su iniziativa dell’artista greca Melina Mercouri. Le città europee della cultura sono state designate su basi intergovernative fino al 2004. Dal 2005, le istituzioni europee hanno preso parte alla procedura di selezione delle città che ospiteranno l’evento.
(fonte “la Voce del Popolo” 18 maggio 2013)