La Croazia deve accelerare le riforme strutturali dell’economia e del settore pubblico, continuare sulla strada del consolidamento fiscale e dei risparmi e poi, dal primo luglio prossimo, usufruire dei vantaggi dell’ingresso nell’Unione europea. Lo ha detto oggi il Fondo monetario internazionale (Fmi), al termine di una missione esplorativa condotta nei giorni scorsi. «L’annuncio di una riduzione degli stipendi nel settore pubblico del tre percento e le riforme del sistema pensionistico e della sanità pubblica sono passi nella giusta direzione», scrive nel suo rapporto l’Fmi, indicando che tutto ciò però non basta e che al Paese ‘‘servono ulteriori e veloci riforme per contenere la spesa pubblica».
La missione del Fmi invita inoltre il governo di Zagabria «ad alzare l’età pensionabile a 67 anni e a fermare l’indicizzazione delle pensioni più alte, liberalizzando il mercato del lavoro ed eliminando le barriere burocratiche agli investimenti».
Dall’Fmi ricordano che nel 2012 il Pil della Croazia ha visto una contrazione di ulteriori due punti percentuali e che dopo il declassamento del rating creditizio allo status di “spazzatura” il Paese è esposto a rischi di tassi di interesse al limite del sostenibile.
(fonte www.ansamed.ansa.it 27 febbraio 2013)