Conclusa la scuola estiva di storia del confine orientale per docenti al Vittoriale

A Gardone Riviera anche quest’anno si è svolta dall’ 11 al 15 luglio la scuola estiva- sulle vicende del confine Orientale e il mondo della scuola – fortemente voluta  e discussa al  tavolo di lavoro al Ministero dell’Istruzione.

Lunedì 11 luglio nello splendido ” Vittoriale degli Italiani ” a Gardone Riviera si è inaugurata la SCUOLA ESTIVA – sulle Vicende del Confine Orientale e il Mondo della Scuola – fortemente voluta dal Tavolo di Lavoro al Ministero dell’Istruzione.

Dopo i saluti istituzionali fatti in presenza da Giordano Bruno Guerri, dalla dott.ssa Augusta Celada – Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale -, dall’Assessore all’Autonomia e alla Cultura alla Regione Lombardia Stefano Bruno Galli, al dott. Giovanni Francesco Malanchini – Consiglio Regionale Lombardia- e, online, del prof. Giuseppe de Vergottini – Presidente Federesuli -. hanno iniziato i due relatori. Il prof. Davide Rossi che ha parlato del ” Confine Orientale tra i nodi irrisolti del Novecento e il futuro europeo” e il prof. Marco Cuzzi “Il primo dopoguerra e i rapporti italo-jugoslavi “.

Sia il prof. Rossi che il prof. Cuzzi hanno fornito ai sedici docenti partecipanti un’infinità di spunti e informazioni sulle vicende relative alle problematiche proposte. Ha moderato la dott.ssa Caterina Spezzano con la consueta bravura.

A conclusione delle due relazioni la dott.ssa Spezzano si è rivolta ai docenti presenti chiedendo quali erano le motivazioni che li avevano spinti a partecipare alla Scuola Estiva. Commovente, oltre che interessante, è stata la professoressa venuta da Como che ha spiegato come la sua scuola sia in costante contatto con la Scuola italiana dell’Infanzia di Lussinpiccolo che non ha insegnanti sufficienti per far imparare la lingua italiana ai bambini che la frequentano. La professoressa e alcuni suoi colleghi e colleghe lo fanno da Como, contribuendo in modo essenziale affinchè i bambini della Comunità italiana di Lussinpiccolo imparino la nostra lingua, quella della Madrepatria.

Martedì 12 luglio i lavori si sono aperti con il prof. Raoul Pupo che ha tenuto la sua relazione su “Insegnare una storia di frontiera: questioni di metodo”. Il prof. Pupo ha, come di consueto, con estrema chiarezza spiegato quali sono i temi sulla nostra “storia di frontiera” da affrontare e come affrontarli nell’ambito scolastico.

È seguita la professoressa Ester Capuzzo che ha parlato diffusamente di “Adriatico orientale e Risorgimento”, toccando un argomento che mi sta particolarmente a cuore, l’Irredentismo istriano dalmata e fiumano.

Alla fine dei due interventi molti docenti sono intervenuti per chiedere precisazioni con domande che hanno sottolineato il loro alto grado di preparazione sulla materia toccata.

Mercoledì 13 luglio il prof. Gianni Oliva con “Le stragi degli Italiani nella Venezia Giulia” ha spiegato quali sono state le dinamiche che hanno provocato le stragi nelle terre del Confine Orientale e il conseguente esodo. Ha anche fatto un inedito confronto tra la sua mamma piemontese – nata in una valle vicina a Torino – e Norma Cossetto. Entrambe nate nel 1920, entrambe ragazze, per l’epoca, “emancipate”, avendo frequentato le scuole superiori in collegi molto lontano dal paese natio, tutte e due vissute con un ‘amica in una stanza d’affitto durante gli anni universitari.

Fasciste convinte con un destino diverso: la mamma del prof. Oliva si è laureata, sposata e ha avuto la sua famiglia. Norma Cossetto è morta, torturata e uccisa dalla barbarie dei partigiani titini nella prima fase degli infoibamenti del settembre e ottobre 1943. Vite simili, ideali comuni che però, sul Confine Orientale sono stati fatali per una delle due donne. Delle ideologie che hanno fomentato contrapposizioni e tragedie nella Seconda guerra mondiale, con particolare riferimento all’area di nostro interesse, ha quindi relazionato il Prof. Giuseppe Parlato nel contributo ” Guerra e ideologia nella prima metà del ‘900″ aprendo, con le sue argomentazioni, nuovi temi da affrontare con gli studenti. Il prof. Roberto Spazzali con “Il Confine orientale come occasione pedagogica” ha ripreso l’argomento della didattica del Confine orientale nelle scuole, con grande uso di slides che hanno contribuito a rendere chiare le sue parole.

Il 14 luglio il dott. Marino Micich ha illustrato, partendo da lontano, “I Centri Raccolta Profughi giuliano dalmati in Italia. L’Esodo come conseguenza e come fenomeno sociale sui territori”. Anch’egli, spiegando con molte fotografie, come siano stati usati ospedali scuole manicomi caserme – tutti dismessi – in molti modi prima, durante e dopo l’esodo. La professoressa Donatella Schurzel con “Storia e realtà dei Rimasti” ha raccontato la drammatica, talvolta tragica, vicenda di coloro che, per molti diversi complicati motivi, hanno continuato la loro vita nei luoghi che li avevano visti nascere. Il gen. Vincenzo Camporini che ha tenuto la sua relazione su “La basilare importanza di una visione politica” ha riportato molti fatti accaduti durante la guerra degli anni ’90 nella ex Jugoslavia.

Giornata conclusiva dei lavori venerdì 15 luglio con i saluti e le bellissime immagini, proposte dal dott. Stefano Versari, Capo dipartimento Istruzione e Formazione al Ministero dell’Istruzione: con le quali ha esortato i docenti presenti ad affrontare la travagliata storia del Confine orientale.

Il giornalista Fausto Biloslavo con “Reportage di guerra in Jugoslavia” ha ricordato episodi fatti storie accaduti durante i lunghi terribili anni di quella guerra, purtroppo non ancora conclusa e che, a tutt’oggi, sta producendo gravi tensioni in alcune regioni balcaniche. Biloslavo ha conquistato l’uditorio presente e online con la grande umanità con cui ci ha narrato quanto avvenuto.

Il grande impegno dei relatori, dei docenti e degli organizzatori si è concluso con la presentazione dei progetti attuati dai docenti durante i laboratori pomeridiani e le prospettive didattiche che la Scuola Estiva del Vittoriale degli Italiani ha loro fornito.

Brevi mie impressioni su queste giornate essenziali per allargare le conoscenze dei docenti ammessi alla scuola ma anche di chi ha voluto e potuto seguire online le lezioni dei relatori, tutti autorevoli, persone che si spendono per la diffusione della “complessa storia del Confine Orientale”, con passione e senza percepire il men che minimo emolumento.

Grazie a loro, a chi ha provveduto all’organizzazione – per non fare nomi la dott.ssa Caterina Spezzano – insostituibile nostra coordinatrice al Tavolo di Lavoro del Confine Orientale e a tutti quanti hanno contribuito con forza e tenacia alla realizzazione della Scuola Estiva: gli interventi delle varie giornate sono stati registrati sul canale YouTube CDM (Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata).

Anna Maria Crasti
Vicepresidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Fonte: Como Live, Resegone Online, Valtellina News e Varese In Luce – 17/07/2022

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