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Cibo e dialetto istriano commuovono al Da Perego con Stanich (AsseSempione 20ott14)

 

Legnano. Il ciclo di eventi che ha contornato la mostra “De Rerum Natura” ha visto, tra le altre, la partecipazione di Roberto Stanich, profugo istriano classe 1941 che ha voluto raccontare la sua terra natia in una serie di racconti in istro-veneto. Introdotto da Susanna Vallebona, organizzatrice della mostra, ha estratto tre brani dai suoi racconti “L’imprinting dell’Istria”, “La vita xe ancora bela”, “Mr. Merlo De Graia” e “El roplan dei sogni”: il primo di presentazione di quella “terra rossa”, della campagna con i suoi colori e odori, gli altri due sul pane della nonna “che non ho trovato nulla di più buono in nessun ristorante” e il bacalà della vigilia di Natale.

Erano tempi difficili quelli prima del 1956, anno in cui emigrò da Pola con la sua famiglia, “c’era miseria, la gente era spaventata e c’era una situazione politica difficile, ma comunque sisentiva di avercela fatta e io ricordo la mia infanzia come felice…

 

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