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Cherso, Italia e UI restaurano Palazzo Pretorio (Il Piccolo 14 dic)

Un documento storico per gli italiani che vivono a Cherso città. Parliamo del contratto per il restauro di Palazzo Pretorio, sede della locale Comunità degli Italiani, che è stato firmato lo scorso weekend e comporterà un investimento pari a 4 milioni e 400 mila kune, circa 585 mila euro, completamente a carico dell’Unione Italiana e dello Stato italiano. Alla cerimonia della firma hanno preso parte il console generale d’ Italia a Fiume, Renato Cianfarani, i massimi dirigenti dell’Unione Italiana, Furio Radin e Maurizio Tremul, il vicesindaco di Cherso, Nenad Kucic e Tarcizio Muzic, titolare della ditta appaltatrice dei lavori, la Margea di Lussinpiccolo. L’opera di ristrutturazione dello storico palazzo, edificato 600 anni fa e situato nella centralissima piazza Francesco Patrizi, comincerà prossimamente e durerà otto mesi. Secondo quanto precisato da Muzic, l’investimento comprende il rifacimento del tetto, dell’impianto elettrico e delle installazioni idriche, il consolidamento delle strutture interne, la costruzione di un ascensore e infine la sostituzione degli infissi in legno. Una volta completato il restauro, i connazionali isolani avranno condizioni ideali per portare avanti le loro attività.

 

Lo ha confermato dopo la firma il presidente del sodalizio, Gianfranco Surdic: «Siamo una Comunità di 250 soci, aperta a tutti gli interessati e che con la sede rifatta avrà tanti stimoli in più. Abbiamo inoltre in progetto l’apertura di una sezione di giardino d’ infanzia in lingua italiana». Il console generale Cianfarani ha lodato il lavoro del sodalizio italiano, esprimendo soddisfazione per lo spirito di convivenza presente a Cherso. Il presidente della Giunta esecutiva Ui, Maurizio Tremul, ha dichiarato che il progetto di ricostruzione della sede è dedicato alla memoria dell’indimenticato connazionale Nivio Toich, pluriennale presidente della Comunità e suo fondatore, che ha lasciato una traccia indelebile nella tutela e sviluppo della lingua e cultura italiane nell’isola.

 

Nel suo intervento, il presidente dell’Unione Italiana Furio Radin ha parlato di situazione ormai imbarazzante e legata al ritardo nella realizzazione dell’atteso progetto. «Gli italiani di Cherso – ha detto – si sono meritati il restauro della sede e tra breve potranno finalmente operare in ambienti adeguati». Soddisfazione è stata espressa anche da Izabela Muzic, che da sette anni guida i corsi di lingua italiana. Le lezioni avvengono alla Comunità degli Italiani e ogni anno vedono la partecipazioni di 70–80 fra bambini e adulti. Ricordiamo che Palazzo Petrorio è da dieci anni di proprietà del sodalizio, mentre in precedenza ospitava una farmacia e ancor prima era caserma militare.

 

Andrea Marsanich

“Il Piccolo” 14 dicembre 2011

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