Celebrati gli 80 anni della fine dell’occupazione Jugoslavia a Trieste e Gorizia

13.06.2025 – Giovedì 12 giugno nella Sala del Consiglio comunale di Trieste si è svolta la cerimonia per l’ottantesimo anniversario della fine dell’occupazione jugoslava di Trieste (1° maggio-11 giugno 1945) e per la contestuale quinta Giornata della liberazione della città di Trieste dall’occupazione jugoslava (istituita con deliberazione della Giunta comunale del 26 maggio 2020).

Nota anche come il periodo dei 40 giorni, l’occupazione è negativamente ricordata per i gravi fatti che avvennero. Da parte della polizia politica vi furono arresti, uccisioni e deportazioni, richiamati anche nella motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Trieste, nel significativo passaggio:

Sottoposta a durissima occupazione straniera subiva con fierezza il martirio delle stragi e delle foibe non rinunciando a manifestare attivamente il suo attaccamento alla Patria.

Nell’occasione odierna ha esordito il presidente del Consiglio comunale, Francesco Panteca, portando il suo saluto: «Siamo qui presenti oggi in rappresentanza dei cittadini per celebrare l’ottantesimo anniversario della liberazione della città di Trieste dall’occupazione jugoslava – ha detto il presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca – Dal profondo significato per la comunità, la ricorrenza fu istituita nel 2020 fissando il 12 giugno quale data per ricordare la fine dei 40 giorni di violenze, esecuzioni sommarie, eccidi che colpirono duramente i nostri cittadini. Fu in periodo drammatico, è una ferita profonda nella memoria. Il 12 giugno 1945 con l’uscita delle truppe jugoslave e l’ingresso degli angloamericani la città potè tornare a respirare la libertà Rimangono tuttora impresse le immagini di piazza Unità gremita di triestini e tricolori al vento che salutarono con entusiasmo i liberatori riappropriandosi del diritto a manifestare senza paura. È nostro dovere custodire la memoria di quei giorni per consegnarla alle future generazioni. La libertà non è scontata e la storia di Trieste ce lo ricorda con forza. Viva la libertà, la democrazia, Trieste italiana».

Il vicesindaco Serena Tonel ha dunque tenuto l’intervento di commemorazione.

«Con grande emozione porto alle Autorità civili e militari nonchè a tutti voi il saluto del sindaco Roberto Dipiazza e dell’Amministrazione comunale nel giorno in cui si celebra l’80 esimo anniversario della liberazione di Trieste dall’occupazione jugoslava titina – ha dichiarato il vicesindaco Serena Tonel – Mentre il resto d’Italia si riabituava a libertà e democrazia, noi subimmo sorti diverse. L’occupazione da parte del 9° Corpus dell’esercito di liberazione della Jugoslavia sottopose la città a vessazioni, omicidi, assassini e vicende che non vorremmo più rivivere. A causa di quei 40 giorni terribili la libertà a Trieste arrivò dopo, che nel resto d’Italia, e a est della cortina di ferro molti anni dopo ancora. Più a lungo che i nostri cittadini infatti le popolazioni di Istria e Dalmazia subirono discriminazioni, limitazioni delle libertà personali, in quello che andava instaurandosi come un regime di stampo comunista, e che non risparmiò le popolazioni slovene e croate, oltre che gli italiani. Il 12 giugno è una data delle date più importanti nel tormentato percorso di Trieste e del nostro territorio attraverso il ‘900 – ha continuato il vicesindaco Serena Tonel – Un territorio dove la Storia con la ‘S’ maiuscola è indistricabilmente intrecciata con le storie, le memorie e le sofferenze dei popoli, delle famiglie, dei cittadini che subirono quei 40 giorni, e quindi di tutti noi. Vorrei onorare il ricordo di chi in quei 40 giorni si adoperò per far sì che Trieste fosse liberata, vedesse il ritorno in città del Tricolore unitamente ai valori di democrazia e libertà, che oggi ci permettono di vivere in una comunità aperta. Oggi è inoltre il quinto anno consecutivo in cui celebriamo ufficialmente questa giornata, che rappresenta una conquista di verità storica. Ringrazio dunque tutti i presenti e soprattutto coloro che hanno contribuito a renderne possibile l’istituzione, la Lega nazionale e l’Unione degli Istriani in particolar modo. Il 12 giugno si inserisce accanto ad altre solenni occasioni, quali ad esempio il 25 aprile e il 10 febbraio, che ricordano la travagliata storia di Trieste e del nostro Paese. Non sarà mai sottolineato abbastanza quanto i valori di libertà e democrazia siano da conservare, consolidare e difendere, anche alla luce dell’attualità che si svolge nei teatri di guerra non lontani da noi. Il 12 giugno serve a trasmettere alle nuove generazioni questo messaggio, consegnato a noi da chi ha sacri ficato la propria vita per esso».

[Fonte: Comune di Trieste – 12/06/2025]

Anche l’amministrazione comunale di Gorizia ha reso il 12 giugno una ricorrenza cittadina, in ricordo della fine dell’occupazione jugoslava, foriera di lutti e di terrore.

«Il 12 giugno è una data dal profondo significato per Gorizia: ricorre l’anniversario dalla liberazione nel 1945 della nostra città dall’occupazione da parte dei partigiani comunisti di Tito, una delle pagine più cupe e più tragiche della storia goriziana – ha dichiarato il Sindaco Rodolfo Ziberna – In occasione della cerimonia al Parco della Rimembranza, con l’Alzabandiera curato dalla Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, abbiamo anche reso omaggio ai due lapidari, di cui uno inaugurato due anni fa, che riportano i nomi degli oltre 700 goriziani perseguitati e uccisi durante i 40 giorni del “terrore titino”. Ringrazio anche la vice ministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci per il suo omaggio floreale portato insieme nel precedente pomeriggio»

Monfalcone e Muggia pure commemorano tale data e in particolare nell’ultimo Comune istriano rimasto entro i confini italiani prima si è tenuta una cerimonia all’interno della sala del Consiglio comunale, poi alla presenza del Sindaco Paolo Polidori è stata scoperta una targa, all’interno del Comune, donata dall’Unione degli Istriani.

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