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Carinzia, una maxi-tangente Heider per vendita castello (Il Piccolo 19 set)

Trenta per cento: questa la tangente concordata da Jörg Haider, governatore della Carinzia, con l’avv. Gert Seeber per finanziare il suo partito. Haider avrebbe fatto in modo che le consulenze del Land e delle società controllate fossero affidate a Seeber e questi, in cambio, avrebbe versato al partito (allora ancora il Bzö) il 30% dell’importo. Non direttamente, ma tramite una agenzia di comunicazione, la “Connect”, peraltro anch’essa del Bzö. Il sistema era venuto alla luce già qualche mese fa e aveva messo in moto la Procura nazionale anticorruzione.

 

Le indagini sono a buon punto e uno degli aspetti più sorprendenti che emergono dagli atti – di cui ha dato anticipazione il “Kurier” – è che le fatture per giustificare i pagamenti dell’avv. Seeber erano sì emesse dalla “Connect”, ma il conto indicato per il bonifico era quello del partito. Insomma, la convinzione di farla franca era tale che i responsabili del Bzö non si preoccupavano nemmeno di salvare le apparenze. L’episodio principale su cui ha indagato la Procura concerne la vendita di Schloss Reifnitz, un palazzetto in stile storicista, sulla riva del Wörthersee, al multimiliardario austro-canadese Frank Stronach.

 

L’operazione fu caldeggiata da Haider, cui Stronach aveva promesso di aprire una fabbrica in Carinzia. Allora (siamo nel 2005) si parlava di un investimento di 80 milioni e di una ristrutturazione dello Schloss Reifnitz, destinato a diventare un residence di lusso per turisti danarosi. I due progetti sono stati realizzati soltanto in parte. Stronach ha aperto uno stabilimento da 10 milioni (vi lavorano un centinaio di operai) e ha ristrutturato il castelletto di Reifnitz, ma solo per uso personale. A distanza di 7 anni si discute del prezzo di favore (6,4 milioni) con cui lo aveva acquistato allora dal Comune di Maria Wörth (retto da un sindaco del partito di Haider), ma soprattutto della tangente di 240.000 euro pagata dall’avv. Seeber, che si era occupato degli aspetti legali della transazione. Ai magistrati Seeber ha riferito come erano andate le cose. Haider gli aveva telefonato per dirgli che al Bzö servivano soldi. Se lui non fosse stato disponibile a versarglieli, in giro c’erano tanti altri avvocati che avrebbero potuto sostituirlo.

 

Seeber aveva acconsentito. In premio aveva ricevuto altri incarichi, da ultimo la nomina a presidente della Fiera di Klagenfurt, cui però aveva dovuto rinunciare, perché lo scandalo era scoppiato proprio pochi giorni prima che entrasse in carica. Cassiere del Bzö al tempo delle tangenti era l’attuale governatore Gerhard Dörfler. Questi, però, ha affermato di non sapere neppure dell’esistenza di un’agenzia di nome “Connect”. Uwe Scheuch, ex leader del partito recentemente condannato per corruzione, ha frattanto annunciato che la “Connect” è stata posta in liquidazione. L’agenzia tuttavia risulta ancora iscritta nel registro delle società.

 

Marco Di Blas

“Il Piccolo” 19 settembre 2012

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