ANVGD_cover-post-no-img

Buie: abbattuto il muro scolastico (Il Piccolo 26 set)

BUIE Divideva la scuola media italiana Leonardo da Vinci da due scuole medie croate ed è stato distrutto martedì sera da alcuni allievi croati a pugni e calci. Parliamo del muro in cartongesso che il preside dell’istituto medio italiano di Buie, Claudio Stocovaz, aveva fatto erigere tempo fa per garantire l’ordine e la disciplina nella propria scuola, impedendo così vari atti di vandalismo. Ma la struttura è stata definita dai media croati, come pure da alcuni membri del Consiglio cittadino di Buie come il «muro della vergogna e della discordia», dando alla vicenda una verniciata di nazionalismo che non ha mancato di suscitare polemiche e proteste. Convocando i giornalisti, il preside Stocovaz ha difeso con fermezza la sua decisione di innalzare il muro fra la Leonardo da Vinci e le due media croate, la Vladimir Gortan e l’ Istituto di Economia: «La mia non è stata una mossa intesa a minare la convivenza e tolleranza in città e nel Buiese – ha detto – bensì c’entra con ben altri motivi, purtroppo politicizzati senza giustificazione alcuna. Nella nostra scuola le lezioni si tengono al mattino, in quelle croate avvengono spesso al pomeriggio. Purtroppo, quando il nostro edificio scolastico era vuoto, ci sono stati diversi casi di danneggiamento, con gli alunni degli altri due istituti che potevano muoversi liberamente nella Leonardo da Vinci, spesso con conseguenze negative. Ho voluto pertanto tutelare gli interessi della scuola, per impedire altri atti di vandalismo e senza minare i valori della convivenza».

Il preside connazionale ha denunciato l’episodio del danneggiamento del muro alla polizia, che da parte sua (così la portavoce della questura istriana, Natasa Rogic) ha confermato l’episodio, parlando di danneggiamento e distruzione di altrui patrimonio. Sempre Stocovaz ha dichiarato di non voler arrendersi e di avere già chiamato la ditta che aveva fatto innalzare il muro divisorio: «Sarà totalmente smontato e al posto suo ne sorgerà uno in mattoni, ben più solido e che sarà difficilissimo da abbattere. Non si può fare diversamente e aggiungerò che l’ aver spaccato il muro da parte di diversi allievi croati non è stato un atto di coraggio e civiltà ma di vandalismo, che attesta l’educazione ricevuta nell’altra scuola». Mentre a Buie è l’argomento del giorno, il locale Consiglio cittadino starebbe affilando le armi, pronto a criticare con forza la decisione di erigere un muro in mattoni. Già alcuni giorni fa il parlamentino buiese si era scagliato contro la «creatura» di Stocovaz, parlando di struttura che cozzava contro il buon senso e la convivenza. «Abbiamo la proprietà della scuola – ha concluso il preside – e dunque, innalzando il muro in cartongesso, non abbiamo violato alcuna legge. Posso dire invece che agli istituti croati abbiamo concesso più di quello che dovevamo».

Intanto le competenti autorità della Contea istriana hanno fatto sapere che non è stata rilasciata alcuna autorizzazione per costruire il muro, né approvati finanziamenti a tale scopo. A farsi vivo è stato anche l’assessore regionale istriano all’Istruzione, Mladen Dusman, secondo il quale «il muro è una cosa del tutto inutile, anche nel caso dovesse impedire eventuali problemi di ordine e disciplina».

Andrea Marsanich

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.