Sulla proposta di intitolare una Via cittadina a Tonci Cepich, storico presidente del Comitato ANVGD di Brescia, Consigliere nazionale onorario e recentemente scomparso, è intervenuto il Vicesindaco di Brescia sulle colonne del Giornale di Brescia, con questa accorata lettera che pubblichiamo integralmente.
Sono d’accordo con la proposta del signor Mario Braga (nella lettera pubblicata mercoledì 29 agosto scorso) di intitolare una via di Brescia alla memoria di Antonio «Tonci» Cepich, recentemente scomparso. Nelle nuove intitolazioni che la Giunta municipale delibererà, e che in larga misura caratterizzeranno i nuovi quartieri di edilizia residenziale pubblica in corso di edificazione a San Polino e al Villaggio Violino, sarà mia cura proporre il nome di questa straordinaria e feconda figura che per oltre sessant’anni ha difeso e sostenuto la causa degli esuli giuliano- dalmati.
A San Polino, nel comparto 14, l’Amministrazione comunale ha già dedicato una via ai Martiri delle Foibe e, sicuro di interpretare i sentimenti di quanti hanno conosciuto e apprezzato le qualità morali e civili di Antonio Cepich, è possibile onorare la sua vicenda umana saldando la memoria personale alla memoria pubblica intitolandogli una via, dopo avergli conferito nel 2004 una Vittoria Alata a riconoscimento della sua instancabile attività.
«Tonci» è stato un animatore instancabile della comunità zaratina in città: il suo tratto di uomo di cultura, la sensibilità, l’altruismo, la generosità sempre manifestate, fanno della sua biografia una pregnante testimonianza, di vita e di pensiero, della tragedia dei profughi dalmati, dell’accoglienza e del loro inserimento nella nostra città.
La comunità bresciana deve, dunque, a Cepich una profonda gratitudine per una radicata presenza che ha sempre saputo coniugare conforto e aiuto per le esigenze materiali dei profughi dalmati ad attività di informazione, di formazione ed educazione, di proposta culturale e di esempio civile.
Una presenza che ha dato luogo, altresì, al reciproco ascolto e ad una integrazione all’insegna di valori positivi e universali.
LUIGI MORGANO
Vice sindaco di Brescia