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Bilinguismo a rovescia (Il Piccolo 27 ott)

LETTERE

Caro signor Uboni, in seguito alla sua segnalazione apparsa in data 21 ottobre, dove si firma con annessa sigla sindacale, mi sento in dovere di farle sapere alcune cose che forse la sua rete d’informazione non ha accertato.

Da anni vivo nella zona Est della città ed è vero che ci sono dei problemi tra gli sloveni e la minoranza italiana, perché di minoranza italiana si tratta.

Non so dove viva lei, ma io posso dirle con estrema tranquillità che nella mia zona, che va da Domio fino all'estremo Est (Bagnoli), vige la legge del bilinguismo e che forse la stessa si è capovolta del tutto, nel senso che prima si guarda, si parla, si scrive in lingua slovena e poi eventualmente si può far richiesta di farlo in italiano.

Potrei farle mille esempi: consiglio comunale di San Dorligo della Valle si parla principalmente in lingua slovena e su richiesta si può avere una traduzione; che la maggior parte dei cartelli che sponsorizzano eventi e manifestazioni tipiche della zona, sono solamente in lingua slovena, e forse è meglio che finisca qui.

Dunque caro signor. Uboni, si informi sul superamento delle contrapposizioni strumentali e sulla convivenza pacifica della nostra zona. Non basta essere iscritti a un sindacato, che sia pure di destra o di sinistra. E dimentichiamo di evocare il razzismo se qualche idiota esegue delle scritte stupide e assurde.

Pensi che io sono stato etichettato con il solito aggettivo che veleggia da queste parti, solo perché ho chiesto la traduzione una sola volta in consiglio comunale.

Maurizio Cudicio

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