ANVGD_cover-post-no-img

Beni abbandonati, non rallentare (Il Piccolo 05 mar)

Continuare sulla strada già intrapresa dal Governo nazionale, che prevede una rapida soluzione del problema dell'indennizzo agli esuli, senza aspettare la costituzione di una Commissione bicamerale, che potrebbe trasformarsi in un elemento di rallentamento. È questo il ragionamento proposto ieri dal presidente della Federazione degli esuli Renzo Codarin nel corso di un incontro con la stampa. «Sono già in atto colloqui ai più alti livelli del Governo – ha spiegato – per arrivare a una veloce e definitiva soluzione del contenzioso rimasto per troppo tempo sul tavolo delle trattative. Consideriamo ogni possibile lungaggine, come la costituzione di una Commissione, un ostacolo a un positivo esito dell'operazione in corso. Non abbiamo nulla contro questo progetto – ha precisato Codarin – anzi apprezziamo lo sforzo di tutti, ma si tratta di fare una valutazione tecnica. Entro marzo saranno predisposti i provvedimenti che poi entreranno nella legge finanziaria di fine anno – ha continuato il presidente della Federazione – perciò scivolare anche di poche settimane, per aspettare la costituzione della Commissione bicamerale, potrebbe rivelarsi un ostacolo determinante per la soluzione del problema dell'indennizzo».

Martedì mattina in Prefettura i deputati Angelo Compagnon (Udc), Roberto Antonione (Pdl), Carlo Monai (Idv), Ettore Rosato (Pd) e Alessandro Maran (Pd) hanno incontrato le associazioni degli esuli e in quella sede hanno proposto l’istituzione di una commissione parlamentare per «chiudere finalmente il capitolo ”risarcimento agli esuli”». «Ho aderito alla proposta di Antonione – aveva dichiarato l’onorevole Compagnon, presente al confronto indetto al Palazzo del Governo – e oggi auspico la trasversalità dell’iniziativa, nell’interesse di andare oltre gli ostacoli che negli ultimi anni hanno impedito a queste persone di ottenere degli equi indennizzi. La proposta costituisce uno strumento per superare le difficoltà legislative e impegnare il Governo a reperire le risorse con cui stanziare i fondi necessari».

Ritornando a Codarin, nel corso dell’incontro ha fatto riferimento al fatto che «oramai sono state appaiate, da parte del Governo, le problematiche relative ai nostri esuli e a quelli della Libia, e considerando che lo stanziamento per questi ultimi è alle porte, potrebbe essere un madornale errore staccarci proprio adesso. Dall'esodo dalle nostre terre – ha poi ricordato – sono trascorsi 60 anni, un tempo lunghissimo caratterizzato da amarezze e delusioni. Proprio ora che il traguardo degli indennizzi sembra finalmente avvicinarsi, vogliamo evitare qualsiasi turbativa all'iter». Sull'argomento ha fatto pervenire alcune riflessioni anche il senatore Lucio Toth. «La proposta dell'istituzione di una Commissione bicamerale – scrive – che studi il problema degli indennizzi dovuti dallo Stato italiani agli esuli giuliani e dalmati, per i beni perduti nei territori passati alla sovranità della ex Yugoslavia, avrebbe una sua utilità, se l'attuale Governo si fosse dimostrato inerte e passivo sul tema in questione. Dall'incontro fra il Governo stesso e la Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati del 5 febbraio, è emersa invece, per bocca del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta – prosegue il testo di Toth – la volontà di affrontare il problema in uno specifico tavolo. Lo sbocco naturale – afferma il senatore – sarebbe quindi un disegno di legge governativo di sollecita preparazione. Va però valutato il fattore tempi – conclude Toth – che possono essere molto diversi, se della cosa dovesse occuparsi una Commissione bicamerale ancora da costituire». (u.s.)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.