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Beato prete infoibato (Adige.tv 05 ott)

Beatificato questo pomeriggio a Trieste don Francesco Bonifacio, ucciso a 34 anni in Istria, l'11 settembre 1946, ed infoibato. Beato perche' martire in odio alla fede, don Bonifacio e' il primo infoibato che sale agli onori degli altari. ''Un giorno, il nostro Beato fu preso dai miliziani titini e fu portato nel bosco – ha raccontato durante la cerimonia di beatificazione mons.

Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, alla presenza, fra gli altri, del sottosegretario Roberto Menia in rappresentanza del governo e di Rocco Bottiglione, vicepresidente della Camera -. Dopo essere stato crudelmente torturato fu buttato in una foiba come la carcassa di un cane. I suoi resti non furono mai piu' ritrovati. Ecco la fine disumana di questo giovane sacerdote cattolico. Non basterebbero i pianti di cento mamme per accompagnare il dolore di tanto supplizio. L'odio genera morte. La carita' genera vita e pace. L'odio distrugge l'uomo, la carita' lo rispetta''. La cerimonia e' stata introdotta dal vescovo di trieste, mons. Eugenio Ravignani che ha salutato con calore i vescovi, i preti ed i fedeli provenienti dalla Croazia, in particolare dall'Istria, e dalla Slovenia.

''In quel difficile periodo segnato dalla seconda guerra mondiale, dalla insurrezione popolare del 1943, dai movimenti partigiani, seguiti da deportazioni, distruzione e morte, don Bonifacio – ha proseguito mons. Amato – fu pastore generoso, vicino al suo popolo, noncurante della sua vita, difensore dei deboli e padre degli oppressi''.

''Siamo chiamati ad edificare concordemente la civilta' dell'amore – ha concluso mons. Amato -, nel superamento costante di ogni forma di violenza, di discriminazione, di ingiustizia, di sopraffazione, nel rispetto della vita e di quanto ci circonda, perche' la carita' sia l'unica legge della nostra vita''.

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