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balcani.blogsfere.it – 060108 – Radio2 rilancia il ponte Ancona-Zara

Caterpillar, una delle trasmissioni di Radio2 che figura tra le più seguite in Italia, rilancia il ponte Ancona-Zara, ossia il collegamento sull’Adriatico progettato dall’architetto Giorgio De Romanis, in collaborazione con i colleghi Sonia Squintu e Giorgio Stampa. Dopo i grandi dibattiti e contestazioni sull'avvio dei lavori riguardanti il ponte di Messina, ora iniziano a farsi sentire quelli che pensano non solo ad un ponte che attraversa uno stretto, bensì un mare, con punti di attracco proprio Ancona e Zara (in croato Zadar), sull’altra sponda. La scorsa primavera alla mostra al Lingotto di Torino, Infrastructura, il progetto ha fatto colpo tra le innovazioni nelle infrastrutture e nella mobilità.

Secondo tale progetto, il ponte, sia ferroviario sia stradale, ha una lunghezza di circa 120 chilometri, sorretto da strutture verticali distanti tra loro fino a 250 metri e si eleva sull’acqua. Inoltre, l'altezza consentirà anche il passaggio alle navi più grandi, con i piloni di sostegno immersi nel mare fino a 65 metri di profondità. Questa enorme infrastruttura è progettata a più livelli, infatti, nella parte inferiore consentirà il transito nei due sensi di convogli ferroviari, mentre la parte superiore ospiterà due sedi autostradali sovrapposte con più corsie e sensi di marcia che potranno variare secondo la necessità del traffico.

Questa mastodontica infrastruttura sarà in grado di reggere un traffico di circa 80 milioni di veicoli all’anno e consentirà  anche la posa di condotti per acqua, petrolio e gas, nonchè l’alloggiamento di cavi per le telecomunicazioni. Tutto è stato studiato secondo criteri di compatibilità ambientale, consentendo di sfruttare energia solare, eolica e moto ondoso. Dispositivi fotovoltaici e pale eoliche montati sulla copertura consentiranno non solo l’illuminazione interna ed esterna della struttura, ma anche a mantenere costante la temperatura della superficie stradale, evitando la formazione di ghiaccio e umidità. Il costo è stato stimato ai 20 miliardi di euro, sarà costantemente monitorata per tutta la sua lunghezza da migliaia di sensori. La sua durata vitale minima dovrebbe essere di 120 anni.

Si legge nel sito che per quanto riguarda il tragitto lungo la Bologna-Ancona, si ipotizza una deviazione secondo una direttrice autostradale e ferroviaria che, puntando ad est, attraversi l’Adriatico fino a congiungere le due sponde opposte. Raggiunta la città dalmata di Zara tale direttrice si dividerà in più rami: ad est verso l’Ungheria e la Romania; a nord verso la Russia e la Polonia; a sud verso la Grecia e la Turchia. Gli utenti del centro-sud e quelli di una parte del nord Italia, eviteranno in questo modo di percorrere molti chilometri in più per aggirare il tratto autostradale di Venezia-Trieste (la A4) oppure di dover salpare su traghetto. Inoltre, il ponte in questo modo dovrebbe interagire con il cosidetto Corridoio numero 5, ossia il grande collegamento ferroviario ed autostradale Europeo est-ovest, nonché con il corridoio Paneuropeo situato dalla parte dei Balcani e con quello che interessa i collegamenti con il mar Nero e la Turchia, e più precisamente il Corridoio numero 4.

 Si tratta sicuramente di un progetto molto suggestivo, infatti è stato battezzato "dream-bridge", che direttamente riguarda anche la questione del risparmio economico da parte degli utenti, poiché è fuori ombra di dubbio che le distanze verrebbero accorciate e il carburante consumato di meno. Questa riscoperta per l’architettura legata anche alle grandi opere, che ha registrato un exploit negli ultimi anni in Italia, è sicuramente un dato molto positivo ed il suddetto ponte risulterebbe ancor più efficace se non si trattasse del solo traffico…chissà se anche il famoso detto riguardante i "ponti dell'amicizia" troverà in questo caso una degna "sistemazione"…o "applicazione"…

Rebeka Legovic

 

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