Ascanio Celestini vuole abolire il Giorno del Ricordo

Si stavano appena attenuando le polemiche scatenate dalle contestazioni mosse al Giorno del Ricordo ed alla memoria degli infoibati da parte del Prof. Tomaso Montanari, che ci pensa Ascanio Celestini a suscitare indignazione tra gli esuli istriani, fiumani e dalmati ed i loro discendenti.

L’attore, la cui competenza in storia del confine orientale ci era finora sconosciuta, ha provocatoriamente chiesto di abolire il Giorno del Ricordo, istituito con la Legge 92 del 30 marzo 2004 votata quasi all’unanimità dal Parlamento italiano, ma non basta. Il post su Facebook dell’artista romano prosegue con una disquisizione sul «mito delle foibe» che lascia quanto meno interdetti, anche perché dimostra di essere completamente ignorante riguardo l’esistenza del Quartiere Giuliano-dalmata che si trova alla periferia meridionale di Roma, la sua città. Lì si sono insediati migliaia di esuli adriatici, le cui tragedie ed i lutti che hanno portato con sé sono stati narrati con attenzione e sensibilità dal suo concittadino Simone Cristicchi con lo spettacolo di teatro civile “Magazzino 18”. Tutt’altra tempra di artista e di uomo. [LS]

Il Giornale: Schiaffo rosso alle vittime delle foibe: “Cancellare il Giorno del ricordo” – 10/09/2021

Il Secolo d’Italia: Foibe, Ascanio Celestini rimpiange i tempi delle “cavità carsiche”: «Cancellare il Giorno del Ricordo» – 10/09/2021

RomaLife: Sylos Labini risponde a Celestini: “Cancellare Giorno del Ricordo? La sinistra ormai si arrampica sugli specchi” – 10/09/2021

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Gasparri contro «il livore di una sinistra negazionista»

“Un tale Ascanio Celestini arriva a dire esplicitamente quello che tanti a sinistra pensano, ma non hanno la analoga sfrontatezza di proclamare: il Giorno del Ricordo del 10 febbraio, dedicato con una legge ai martiri delle Foibe va cancellato. C’è tutto il livore di una sinistra negazionista in questa proposta temeraria, che ovviamente non troverà spazio. Si vuole coprire sostanzialmente la responsabilità dei comunisti slavi e anche italiani che furono responsabili di un eccidio enorme seguito da un esodo gigantesco. A qualcuno le verità della storia danno fastidio. Si può trattare di un aspirante rettore come Montanari o di altri pseudo intellettuali, di parlamentari che fanno interrogazioni contro chi afferma la verità o di esponenti di una presunta sinistra culturale che hanno come primo impegno quello di occultare la verità. Non si sopporta che emerga la colpa enorme del comunismo, il fatto che anche comunisti italiani collaborarono al massacro dei loro connazionali infoibati dai titini. Ovviamente il Giorno del Ricordo non sarà abolito ma chiediamo a tutte le istituzioni di celebrarlo con ancora maggiore forza. Nelle scuole non se ne parla abbastanza, il servizio pubblico televisivo poi deve fare di più. I Celestini saranno sconfitti e il loro livore e la loro faziosità avranno una risposta di verità e di informazione ancora più grande di quella degli anni passati”.

Così il Senatore Maurizio Gasparri, componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia.

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Libero – 11/09/2021

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