La magistratura croata ha incriminato un anziano ufficiale dei servizi segreti jugoslavi ed ex partigiano comunista per crimini di guerra commessi nel maggio del 1945, alcuni giorni prima della conclusione della Seconda guerra mondiale.
Josip Boljkovac, 93 anni, è accusato di aver ordinato il 7 maggio del 1945, in qualità di capo regionale della Ozna (la polizia segreta del maresciallo Josip Broz Tito), l’eliminazione senza processo di almeno sei persone, tutte appartenenti o collaboratrici del regime filonazista croato sconfitto dalle forze antifasciste alla fine della Seconda guerra mondiale.
Secondo l’atto d’accusa, in questo modo avrebbe violato il diritto bellico internazionale e le Convenzioni dell’Aja del 1907. Boljkovac è la seconda persona a essere stata incriminata in Croazia per crimini del regime comunista di Tito. Negli anni Novanta, durante la guerra contro le forze di Belgrado, fu il primo ministro degli Interni della Croazia indipendente e collaboratore del defunto presidente Franjo Tudjman.
(fonte www.ansa.it 18 settembre 2013)
Josip Boljkovac, già capo regionale dell’Ozna (foto www.politikaplus.com)