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ANVGD, dal calcio al nazionalismo un’occasione persa (Aise 13 ott)

ROMA\ aise\ – "Sarebbe stata sicuramente un’ulteriore tappa verso quel percorso di pacificazione tra le repubbliche della ex-Jugoslavia e l’Italia, le cui ferite sono ancora presenti nelle menti e nei cuori di tanti Esuli italiani costretti alla fuga al termine della seconda guerra mondiale da Istria, Fiume e dalla Dalmazia. La più cieca furia nazionalista ha invece rovinato quella festa dello sport che doveva essere l’incontro di Genova tra le nazionali calcistiche di Italia e Serbia". Commentano così dalla sede nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) l’esito della partita di calcio tra Italia e Serbia, valida per le qualificazioni ad "Euro 2012", che si sarebbe dovuta disputare ieri sera nello stadio Marassi di Genova e che, invece, è stata sospesa dall’arbitro dopo appena 6 minuti di gioco per lancio di fumogeni e incidenti tra alcuni tifosi serbi e le forze di polizia. Scontri iniziati già prima del match e proseguiti poi per tutta la notte.
"Consentire che alcune centinaia di imbecilli salissero sul palcoscenico d’Europa per dimostrare unicamente la loro gretta ignoranza e soprattutto quell’odio nazionalista che evidentemente la guerra degli anni ’90 non ha ancora completamente sopito, è stato sicuramente un errore", commentano ancora dall’Anvgd. "Se da un lato da Genova ci giungono immagini che non avremmo mai voluto vedere" continuano "da parte nostra, come comunità degli Esuli giuliano-dalmati, abbiamo già pronta la nostra risposta con il Triangolare di calcio del Ricordo che si terrà a Roma il prossimo anno (www.triangolaredelricordo.it) e che in quella occasione riunirà, stavolta davvero in una festa dello sport, proprio le comunità degli italiani vittime di quell’odio di matrice balcanica che oggi vediamo ai bordi di un campo di gioco". (aise)

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