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Antonio Ballarin nuovo presidente della FederEsuli – 06ott14

 

Il Consiglio Federale della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati (FederEsuli), riunito a Mestre giovedì 2 ottobre 2014, ha eletto all’unanimità Antonio Ballarin nuovo presidente FederEsuli, Manuele Braico Vice Presidente Vicario e Lucio Toth Vice Presidente. La Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati è un’istituzione riconosciuta dallo Stato italiano che riunisce in un unico ambito l’associazionismo, sorto nel dopoguerra, per la tutela dei diritti umani negati ai cittadini delle terre italiane cedute con i vari tratti internazionali alla Jugoslavia.

Attualmente le associazioni che fanno parte di questa organizzazione sono: Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Associazione delle Comunità Istriane, Associazione Libero Comune di Fiume in Esilio,Associazione Libero Comune di Pola in Esilio, Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio.

Tutte queste associazioni rappresentano, oggi, le migliaia di persone che in Italia e nel mondo, a vario titolo, sono legate alle terre di Istria, Quarnaro e Dalmazia, alla loro storia, cultura, vita sociale ed economica, al mondo degli esuli giuliano-dalmati, alle tragiche vicende che videro la pulizia etnica della componente italiana di quelle terre, avvenuta sia con l’eliminazione fisica delle persone gettate nelle foibe od in mare che con la slavizzazione forzata della popolazione, nell’arco dei due decenni successivi alla fine della seconda guerra mondiale.

La Federazione è l’istituto con cui lo Stato si confronta nella predisposizione ed attuazione delle leggi di tutela della Memoria giuliano-dalmata.

Oggi la Federazione è sempre più impegnata sul fronte della proposizione del concetto di Memoria come elemento indispensabile per conservare e promuovere un’identità peculiare dell’intera Nazione, quella degli italiani dell’Adriatico orientale, che tanto ha contribuito alla storia d’Italia ma che a tutt’oggi è ancora poco nota alla società civile.

Il concetto di Memoria elaborato in questi anni, parte da un indispensabile rispetto da offrire e da richiedere per le altrui diversità, desidera costruire una prospettiva partendo dalla cura per un’identità ed un’appartenenza emarginata dalla società italiana del dopoguerra e che oggi, invece, sta nuovamente rinascendo, manifestando, al contempo, il desiderio di vita e prospettiva mai abbandonate anche nei momenti più bui e più difficili di un’esistenza a lungo perseguitata e nascosta.

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