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Ansa – 211207 – Schengen: curiosità di una notte di festa

(di Giulio Benedetti) (ANSA) – TRIESTE, 21 DIC – Un cancello rimasto chiuso per 60 anni che impediva al proprietario della casa di uscire dal giardino nei campi, perché così sarebbe passato dall'Italia in Slovenia, pur restando a casa sua: con gli anni quella casa, a nord di Gorizia, è diventata un agriturismo e la scorsa nottequel cancello è stato l'ultimo pezzo di frontiera a venire abbattuto. Lo hanno fatto i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Ettore Romoli e Mirko Brulc, alla fine di una festa lunga un'intera notte, costellata di momenti ufficiali ma anche di decine di piccoli episodi, simboli minori di un evento epocale che ha cambiato l'immagine dell'Europa. Nel piccolo agriturismo goriziano, Romoli e Brulc si sono ritrovati per un ultimo momento conviviale, dopo la rimozione definitiva delle sbarre di confine. I due sindaci hanno tagliato la rete che chiudeva il cancello e lo hanno aperto. Ora, per i gestori dell'agriturismo, rimane un unico problema: ottenere un semplice passo carrabile laddove per decenni è passata la linea della terribile "Cortina di ferro". A Gorizia i due sindaci sono stati anche "vittime" di uno scherzo. Passando attraverso il confine di San Gabriele, sono stati fermati da due finti doganieri che hanno "scoperto" nelle loro auto un prosciutto (in quella di Romoli) e pacchi di caffé e un paio di jeans (Brulc), merci simbolo di quello che, fino a 15-20 anni fa, si cercava di far passare, in maniera più o meno clandestina, attraverso la frontiera caduta la scorsa notte. Anche a Stupizza (Udine) e a Fernetti (Trieste) la festa è durata a lungo, prima e dopo la mezzanotte. Al valico triestino sono stati cavalli lipizzani a inserirsi fra i protagonisti della serata. Scelti per trainare la carrozza storica che per prima ha attraversato il confine dopo il sollevamento della sbarra, hanno rischiato di creare scompiglio, quasi imbizzarriti per le migliaia di persone che fra brindisi e suoni di clacson festeggiavano la caduta della frontiera. Fino a poco prima della mezzanotte le polizie hanno continuato a controllare i documenti, fermando, dalla parte slovena, anche qualche automobilista che aveva pensato di poter anticipare i tempi passando senza mostrare i documenti. L'ultimo a essere controllato è stato un camionista polacco; poco dopo é arrivato un poliziotto sloveno; su un appendino mostrava la sua divisa, quella della Polizia di confine. "Vendo…vendo", ha detto scherzando nell'euforia della serata, senza trovare compratori nonostante la corsa al souvenir. Più successo hanno avuto i timbri sugli storici (e ormai inutili) 'Lasciapassare' e gli annulli speciali delle Poste italiane: più di quattromila in poche ore, con oltre duemila cartoline a ricordo di una notte attesa per un intero "Secolo breve".(ANSA).

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